Al via a Pisa la prima edizione del master di II livello in Cardiologia del cane e del gatto (Cardio_Pet), organizzato dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa in collaborazione con il Consorzio Quinn. Il percorso formativo ad alta specializzazione è il secondo in Italia nel suo genere e ha ricevuto l’interesse da medici veterinari da tutta Italia e anche dall’estero. Diretto dalla professoressa Rosalba Tognetti, il master ha lo scopo di fornire agli allievi competenze teorico-pratiche approfondite nel campo della cardiologia veterinaria. Il corso proporrà un ampio ventaglio di conoscenze, aggiornate allo stato dell’arte, per la diagnosi, la prognosi e la terapia delle malattie cardiocircolatorie del cane e del gatto con lo scopo di consentire a ciascun partecipante di acquisire le competenze e le abilità indispensabili per la gestione autonoma del paziente cardiopatico. Saranno inoltre affrontate le tematiche della responsabilità professionale, della gestione dei dati sensibili, della comunicazione con il proprietario e del lavoro in equipe.
Alla lezione inaugurale del master, tenuta da Massimiliano Tursi, ricercatore dell’Università di Torino, hanno portato i loro saluti la professoressa Anna Monreale, delegata del rettore per i master, il direttore del Dipartimento di Scienze Veterinarie Francesco Di Iacovo, la direttrice Rosalba Tognetti, il coordinatore scientifico Tommaso Vezzosi, il coordinatore didattico Giacomo Petrini. Era presente anche il tutor d’aula Andrea della Pina, che seguirà e assisterà gli allievi nel corso dell’anno.
“Abbiamo attivato questo master pensando rivolgerci a medici veterinari in cerca di occasioni formative e di aggiornamento professionale con peculiarità molto specifiche e siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’interesse che abbiamo generato – commenta la professoressa Tognetti – Abbiamo infatti ricevuto 120 domande di iscrizione al test di ammissione, con richieste arrivate da tutta Italia e anche da paesi esteri come Grecia e Svizzera, da parte sia di giovani medici veterinari, sia da parte di professionisti già avviati che hanno deciso di investire risorse nel potenziamento e perfezionamento delle loro competenze. Alla fine, abbiamo ammesso 44 allievi, decidendo di ampliare del 10% il numero massimo di partecipanti e dare l’opportunità di frequentare il corso a più persone”.
“Il master che si inaugura oggi alle Benedettine va ad ampliare un’offerta formativa post laurea che già di per sé è molto ricca – aggiunge la professoressa Anna Monreale – Questa ricchezza è il risultato della preziosa attività dei nostri docenti che, come in questo caso, decidono di investire in una formazione all’avanguardia, che permette ai partecipanti di adeguare ed elevare il proprio livello professionale, facilitando l’accesso a posizioni lavorative qualificate e un aggiornamento delle competenze. Avere attività così fruttuose, che aprono le porte a collaborazioni con il mondo accademico internazionale, con il mondo dei professionisti e con le aziende, è a mio parere di fondamentale valore e come Università stiamo lavorando e continueremo a lavorare per supportare queste iniziative”.
“È con estrema soddisfazione e impegno che il QUINN, in qualità di consorzio universitario dell’ateneo pisano specializzato nell’alta formazione, ha messo a disposizione il proprio know-how più che trentennale nell’organizzazione di master – dichiara Giacomo Petrini – La collaborazione con il Dipartimento di Veterinaria risale agli anni Novanta ed oggi arriva a segnare una nuova e importante tappa. In coerenza con la nostra mission, il team del QUINN e i nostri docenti sono pronti a dare il loro contributo a questa nuova avventura capace di intercettare un bisogno diffuso pur nella sua specificità tecnica”.
Il master è organizzato in sei moduli didattici che si svolgeranno in sei settimane singole distribuite nell’arco dell’anno. Mentre i laboratori e le dimostrazioni pratiche saranno ospitati all’Ospedale Didattico Veterinario di San Piero a Grado, le lezioni teoriche si terranno al Centro Congressi Le Benedettine e, saltuariamente, anche in altre aule dell’Ateneo, con la volontà di far vivere ai partecipanti l’ambiente universitario pisano valorizzando anche il rapporto con la città.