Calcinaia (PI), 15 dicembre 2024 – Slitta ancora la riapertura del Ponte della Botte. E’ quanto emerso nel corso della riunione convocata questa mattina dal presidente della provincia Massimiliano Angori, alla quale hanno partecipato tra gli altri i sindaci dei comuni di Calcinaia Cristiano Alderigi, di Vicopisano Matteo Ferrucci, l’azienda incaricata dei lavori e le principali associazioni di categoria.
“Imprese, attività e cittadini trovano purtroppo una bruttissima sorpresa sotto l’albero” – dichiara amareggiato il referente sindacale di Confcommercio Provincia di Pisa Luca Pisani – “L’anno nuovo comincerà secondo i peggiori auspici, ovvero con la prolungata chiusura totale al traffico del Ponte alla Botte rispetto alla data indicata del 15 gennaio, quando ricordiamo che inizialmente le previsioni erano quelle di riaprire addirittua lo scorso settembre. Quel che è peggio è che né l’azienda né i tecnici della Provincia hanno dato garanzie sulla nuova data di riapertura, lasciando tutti nell’incertezza più totale.
“Il cronoprogramma dei lavori di messa in sicurezza prevedeva infatti che la chiusura totale del ponte si sarebbe concentrata esclusivamente nei mesi estivi, e comunque prima della riapertura delle scuole e delle attività dopo la pausa. Purtroppo tutti gli annunci sono stati disattesi, siamo stati informati che per una serie di motivi, sui quali non entro, l’iter previsto e programmato è completamente saltato. Fermo restando che prioritaria è la sicurezza, ad essere danneggiate e a rimetterci di tasca propria, senza alcuna minima responsabilità, saranno ancora imprese, locali e cittadini dei comuni coinvolti”.
“Ciò che ci preme” – prosegue Pisani – “è lo stanziamento immediato di sostanziosi e opportuni ristori per tutte le attività direttamente coinvolte e fortemente penalizzate da questa situazione. Apprezziamo la mozione del Consiglio Regionale della Toscana che prevede uno stanziamento di fondi per le attività danneggiate, ma ci saremmo aspettati un tempismo ben diverso anche da parte degli enti coinvolti, visto che adesso a rimetterci di tasca propria sono le imprese. Per questo fin dall’inizio abbiamo espresso la più netta contrarierà alla chiusura totale del Ponte della Botte e continueremo a sollecitare ristori adeguati”.