Un segno concreto e simbolico per essere al fianco di chi fugge da situazioni di guerra e povertà, mano tesa per fornire il proprio aiuto, gratuitamente competenze e capacità in risposta ai bisogni fondamentali, le stesse con le quali quotidianamente Caritas prova a dare risposta ai tanti cittadini che bussano alla porta poiché trovano gran parte delle altre chiuse.
Il direttore della Caritas diocesana di Pisa Don Emanuele Morelli interviene sull’accoglienza di 25 profughi, appoggiando la decisione di accogliere a Pisa i rifugiati, in Via della Faggiola nel cuore del centro storico piuttosto che alla periferia, in segno di inclusione. I frati domenicani hanno messo a disposizione della Croce Rossa in comodato gratuito l’immobile dell’ex convento; non è proprietaria l’Arcidiocesi di Pisa quindi nessuna istituzione ecclesiale percepisce contributi economici per la gestione dell’accoglienza dei profughi, tiene a precisare il direttore della Caritas che aggiunge- “condividiamo lo spirito dell’intervento, che se adeguatamente supportato, può diventare ‘progetto modello’ di una città che accetta la sfida dell’inclusione di chi fugge dalla guerra e disperazione”. I Centri di Ascolto Caritas hanno seguito otre 1.600 persone nell’anno 2014, in più ai 900 della Cittadella della Solidarietà, la struttura del Cep che assicura sostegno agli indigenti che vivono in città. “Sono sia italiani che stranieri – conclude la Caristas – ma sono tutti poveri e vivono a Pisa nel territorio limitrofo e per noi non c’è alternativa nel cercare di accompagnarli e provare ad aiutarli a rimettersi in piedi”.
Miranda Parrini