Partita la raccolta firme anche a Pisa.
-Politica- E’ iniziata la raccolta firme a sostegno del referendum abrogativo della Legge regionale toscana sul riordino della sanità (n. 28 del 2015). Stamani, davanti all’URP dell’Ospedale di Cisanello, alla presenza del consigliere comunale Ciccio Auletta (Una Città in Comune – Rifondazione Comunista), decine di persone si sono accalcate intorno al banchetto organizzato dal Comitato provinciale per il diritto alla Salute di Pisa per sostenere il referendum che chiede la cancellazione di una legge che, con il pretesto del risparmio, svuoterà di fatto il servizio sanitario regionale. Pubblico. E’ stata Rossella Carella a spiegare quella che molte associazioni, sindacati di base, movimenti ed anche partiti (Rifondazione Comunista, Sel, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia) definiscono una “nuova stangata”. “Questa legge si caratterizza per due scelte decisamente drastiche – spiega Carella – . Da una parte, riduce il numero delle Asl da 12 a 3, le cosiddette Aree vaste che comprendono più province. Ad esempio la nostra area della costa comprende le province di Massa-Carrara, Pisa, Lucca e Livorno, con le sue isole, per cui potrà succedere che un cittadino ottenga l’appuntamento per una visita in un luogo molto più lontano dalla sua residenza di quanto succedeva prima. Al massimo da Pisa potevano mandarti a Volterra, da oggi possono mandarti anche a Massa o a Piombino. Dall’altra, la legge che noi vogliamo abrogare – continua Carella – , riduce il personale medico, infermieristico ed anche amministrativo di oltre 2.000 unità con la scelta degli esuberi forzosi per i quali non sono previsti sostituzioni. Le conseguenze di questo ulteriore taglio agli organici, già decisamente carenti, ricadranno inevitabilmente sulla testa dei cittadini che si rivolgono al servizio sanitario regionale, per il quale pagano i ticket più alti d’Italia”. Per Marcello Pantani dei Cobas Pisa, la nuova legge toscana sulla sanità “non farà certo diminuire la spesa sanitaria, ma, tra commissari, megadirettori e dirigenti, riciclati e ricollocati, la farà lievitare. Ovvero – conclude Pantani –, farà sì economie, ma solo sulla pelle di chi ha bisogno di cure”. Per raccogliere le firme per il referendum abrogativo (fino al 31 ottobre) il comitato ha fissato le date dei banchetti che saranno messi, fin da domani, in Banchi (angolo piazza del Comune) tutti i pomeriggi di lunedì, martedì e mercoledì, dalle 15.30 alle 17.30, e tutte le mattine di martedì e mercoledì, dalle 10.30 alle 13. Inoltre, il comitato ha organizzato un incontro pubblico per venerdì 2 ottobre, alle 21, al Circolo Arci Alhambra (via Fermi 27), per illustrare perché è necessario sostenere il referendum abrogativo se si vuole salvaguardare il diritto (costituzionale) alla salute. All’incontro parteciperanno due promotori del referendum regionale, il dottor Giuseppe Rossi, già direttore sanitario delle Usl di Arezzo e di Grosseto, ed il professor Gavino Maciocco dell’Università di Firenze.
Beatrice Bardelli