Le lettere di Giacomo Puccini in nove volumi, grazie a un progetto coordinato dalla professoressa Ravenni dell’Università di Pisa.
È stato pubblicato lo scorso luglio, dalla casa editrice Olschki di Firenze, il primo volume dei nove previsti per l’epistolario di Giacomo Puccini, risultato di un ambizioso progetto coordinato da Gabriella Biagi Ravenni, professoressa di Storia della Musica all’Università di Pisa.
L’opera presenta un Puccini inedito, con oltre 150 lettere stampate per la prima volta tra le 784 di questa prima uscita (e chissà quanti altri inediti saranno presentati nei volumi a venire), datate dal 1877, quando era ancora uno studente di musica nella sua Lucca, al 1896, all’epoca in cui era già l’acclamato autore della Bohème oltre che di Manon Lescaut.
Sono inoltre riprodotti i disegni con cui Puccini riempiva le sue lettere, come le caricature che lo ritraggono assieme alla sorella Ramelde e a suo marito, o una manina che fa le corna subito dopo aver scritto che la prima della Bohème a Napoli sarebbe stata di venerdì 13!
Destinatari delle lettere sono i familiari, prima fra tutti la mamma, cui il giovane Giacomo invia la lista delle spese mediche sostenute per “un forte dolor di testa alla nuca e la gola tutta infiammata”, gli amici del conservatorio a Milano, i suoi librettisti tra cui Luigi Illica, gli interpreti delle sue opere come il tenore Francesco Tamagno; e, quasi un piccolo romanzo epistolare a sé, le venticinque lettere a Elvira Bonturi, sua compagna di vita.
Affascinante è poi la cartolina, inserita tra le pregevoli tavole a colori del libro, inviata il 15 ottobre 1896 al suo editore Giulio Ricordi, in cui Puccini riporta una breve partitura con le “prime note Toscane (ah fosser l’ultime!)”, così documentando l’inizio della composizione di uno dei suoi capolavori: la Tosca.
Questo primo volume dell’Epistolario, alla cui pubblicazione hanno contribuito il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, fa parte dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini.
Il lavoro di ricerca, durato ben venticinque anni, “si è dimostrato un vero e proprio work in progress – spiega Gabriella Biagi Ravenni – con il censimento delle lettere che ha registrato un continuo incremento: 4.000 nel 1989, più di 7.000 nel 2008 e oltre 8.000 nel 2014”.
“Su questa base – continua la Ravenni – è ragionevole pensare che nel corso della sua vita Puccini abbia scritto più di 20.000 lettere”. Non è pertanto escluso che se ne aggiungeranno altre in futuro, e quindi altri volumi oltre a quelli già annunciati dal piano di un’opera che resterà certamente insuperata.
Giacomo Puccini. Epistolario. Vol. I: 1877-1896, a cura di Gabriella Biagi Ravenni e Dieter Schickling, Fierenze, Leo S. Olschki Editore 2015, pp. xxvi-688, euro 70,00
Francesco Feola