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Il bilancio comunale di Pisa e i Revisori

10 Dicembre 2015 Archivio

soldi

-Politica e Opinioni Confcobas Pisa-

Le pressioni della Giunta sul collegio dei revisori non sono legati alla data di discussione del Bilancio ma a questioni di ben altra natura.

Ad oggi nessuno conosce i contenuti del Dup, il documento unico di programmazione da cui dovrebbero dipendere gli stessi peg , gli obiettivi dati ai dirigenti e a cascata a tutto il personale comunale. Dup, peg e bilancio dovrebbero essere discussi e approvati tutti insieme, magari a colpi di maggioranza senza reale discussione in Consiglio e senza confronto con i lavoratori e la citta Il collegio dei revisori è tenuto per legge a esprimere un giudizio di congruità sul Bilancio , stabilire insomma se è coerente con gli obiettivi di programmazione e con i principi della contabilità In attesa di conoscere il parere scritto dei Revisori siamo certi che gli appunti non siano mancati su questioni di primaria importanza, da qui nascono le pressioni della Giunta che certo non fanno onore a chi ogni giorno parla di rispetto delle regole, trasparenza… Vediamo allora le questioni dirimenti che l’amministrazione Filippeschi evita di discutere e affrontare 1) Le alienazioni immobiliari sono ancora indefinite, ricordiamo che il palazzo di Piazza dei Facchini liberato da uffici e personale comunale in fretta e furia è ancora invenduto e non vorremmo ritrovarci di fronte alla vendita del palazzo della Provincia di piazza Vittorio Emanuele destinando il personale oggi ivi ospitato alla ex Telecom. Quali e quanti sono i beni alienabili e in vendita e a quale costo? Esiste un cronoprogramma? Il rapporto tra le alienazioni previste e quelle realmente effettuate visto che nel bilancio di previsione si prevedono alcune voci di entrata che poi non arrivano a compimento? E soprattutto perchè si continua a vendere immobili quando ci sono milioni di euro da riscuotere da ditte in debito con il Comune?? E gli immobili venduti non sono piu’ un patrimonio comunale, magari diventano oggetto di speculazioni a vantaggio di qualche privato… 2) Se diventa obbligatorio il pareggio di bilancio chi e come vigilerà sui dirigenti per un tempestivo accertamento delle entrate e dei crediti? il pareggio è una autentica mannaia sulle possibilità di spesa degli enti locali, in linea con quei dettami europei che ormai sanciscono lo smantellamento della pubblica amministrazione 2) Come viene effettuato il monitoraggio del fabbisogno del personale e della relativa spesa? Da parte nostra abbiamo sempre criticato il piano triennale di fabbisogno rispondente agli obiettivi di mandato del sindaco ma inadeguato a rispondere alle esigenze reali della macchina comunale.

fonte: comunicato stampa ConfCobas Pisa

 

 

 

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