Gli ultimi dati Istat hanno svelato senza mezzi termini che, non solo, nel 2014 uno smilzo 14, 3% degli italiani ha letto almeno un libro al mese ma, addirittura, che la quota della popolazione che in un anno ha letto almeno un libro è scesa al 41,4 %.
Eppure questi numeri sembrano essere smentiti dalla quantità di persone presenti al Pisa Book Festival, in particolare nell’ultima giornata, svoltasi domenica. Forse la particolarità della nostra città, piccola ma con un’università rinomata, centri di ricerca importanti e un terziario sviluppato, ha fatto sì che questo angolino di mondo assomigliasse ad un’oasi felice. Una folla di tutte l’età si aggirava interessata per i corridoi del palacongressi, passando con piacere la domenica tra gli stand degli editori ricolmi di libri di ogni genere, da quelli per bambini a quelli fantasy, da quelli di storia a quelli di cucina a quelli “della salute”. Una ghiottoneria per gli amanti dei libri che si potevano riconoscere dallo sguardo allucinato, quasi incredulo, come dovevano essere quelli di Hänsel e Gretel davanti alla casetta di marzapane. Ad accogliere i bambini in questa “casetta”, però, a differenza che nella favola narrata dai fratelli Grimm, non c’era di sicuro la strega cattiva e tanto meno delle principesse. C’era invece un salottino delle “non principesse”, dal sapore di “mille e una notte” e, a ricevere i piccoli ospiti c’erano, non delle teste coronate, ma due fatine: una, Valeria Tognotti, autrice del libro “Da grande non voglio fare la principessa”, se non dai capelli turchini, dalla chioma rossa, e una dai capelli color miele, Elisa Grafeo, Social media manager per Pisa Attiva, un’associazione che si occupa della formazione di giovani e aziende sui social media. Intorno alle due i bambini e le bambine illuminati, più che dalle luci artificiali, dai sorrisi delle simpatiche ragazze mentre la scrittrice raccontava le avventure di Ilaria, Margherita e Valentina, le tre bambine protagoniste del suo libro. Una bella fiaba, quella della giovane autrice, adatta non solo ai bambini ma utilissima anche per gli adulti perché insegna, come ha scritto l’autrice, a realizzare i propri sogni ascoltando la propria voce interiore.
Enrico Zini