Pisa “Capitale Italiana della Cultura”.
Ieri nella Sala Regia è stato presentato il dossier con il quale la città concorre al titolo di Capitale italiana della cultura 2016-2017. Le altre 9 città che competono con Pisa sono Aquileia, Como, Ercolano, Mantova, Parma, Pistoia, Spoleto, Taranto, Terni e domani si conoscerà l’atteso esito dal Mibac, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. La candidatura è la conseguenza di un impegno che ha coinvolto le istituzioni, le attività culturali del territorio, associazioni e categorie economiche e tecnologiche al fine di ottenere una visione globale data alla città in termini di sviluppo socio economico. Il progetto prevede un percorso che metta la cultura al centro delle scelte di programma cittadine, facendola divenire asse portante per l’identità di Pisa. Una città così ricca di storia, architettura, saperi e tradizioni non può fare a meno di una politica integrata del turismo per crescere esponenzialmente e diffondere innovazione. La valorizzazione del territorio partirà dalla famosa Piazza dei Miracoli per estendersi alle altre risorse che spesso rimangano nascoste e che hanno tutte le potenzialità per creare nuove sinergie tra il territorio, i segmenti economici, culturali e sociali che la caratterizzano. Da qui una crescita complessiva in termini di benessere e ricchezza. Il tema della candidatura è “Pisa: dal fiume, al mare. La navigazione tra tradizione e innovazione”. Navigazione legata al passato di Repubblica Marinara, al presente di città fluviale e porto, ma anche metaforico di navigazione tra l’arte, la cultura, la scienza e l’innovazione. Si parte così dai costumi di un popolo, dal suo elemento caratterizzante di una società e patrimonio da trasmettere alle future generazioni, passando dal processo di ricerca e di continuo rinnovamento, per trovare nuove forme dell’arte, della cultura e della scienza rivolto anche alla trasformazione degli strumenti della comunicazione. Pisa non dovrà più essere soltanto la città della Torre, ma anche quella della scienza e dell’innovazione puntando alla ripresa economica e alle nuove opportunità per il territorio. Appare fiducioso l’assessore alla cultura Andrea Ferrante che dichiara la piena competenza della città di fronte al titolo: «Il programma di un intero anno, va messo in atto non solo in caso di vittoria». Anche il sindaco, Marco Filippeschi prescinde dal risultato per l realizzazione dei progetti che portino valorizzazione del patrimonio culturale, alcuni dei quali già in atto, come la creazione del Sistema museale d’Ateneo, della Cittadella Galileiana e di un data center per l’Università. Il costo complessivo è di oltre 122 milioni di euro già quasi totalmente finanziati. Adesso basta incrociare le dita! A cura di Valeria Tognotti