Arrestato in carcere a Sollicciano, Daniele Trubiano detto Lama “Da poliziotto a rapinatore non si tratta del suo ultimo libro ma della triste e dura realtà dei fatti che lui stesso ha confessato.
L’ex agente della Digos ha messo a segno sette rapine nelle province di Pisa Lucca e Livorno in un anno durante i periodi di ferie e di malattia. Un bottino totale di circa 30mila euro e un movente come quello dei debiti che ha trasformato l’agente modello conosciuto anche come scrittore di libri gialli in un rapinatore seriale. Da assistente capo della Digos a rapinatore ora è dietro le sbarre dove resterà ancora a lungo data la conferma dell’arresto in carcere a Sollicciano pentito e addolorato. Durante l’interrogatorio dove ha parlato per mezz’ora chiedendo scusa a familiari e colleghi cercando di spiegare i motivi che lo hanno spinto a passare dall’altra parte della barricata. Daniele Trubiano per oltre trent’anni irreprensibile colonna della Digos e dell’anticrimine di Pisa in grado di svolgere delicate inchieste sugli anarchici a Pietrasanta e sul terrorismo arrivando persino ad arrestare Cinzia Banelli la pentita della Nuove Brigate Rosse in servizio era un poliziotto modello anche tra la gente comune non aveva mai mostrato la doppia personalità ma di nascosto da almeno due anni aveva cambiato “ruolo”: da poliziotto a rapinatore. Si toglieva la divisa di poliziotto assistente capo della Digos di Pisa nel suo tempo libero invece magari di scrivere un bel libro giallo come lui è capace di fare indossava il passamontagna e passando armi e bagagli dall’altra parte della barricata si trasformava in un malvivente armato di pistola e in grado di svaligiare esercizi commerciali per procurarsi dei soldi l’ultima rapina al supermercato è andata male. La metamorfosi -dalla fantasia alla realtà- lo trasformava nell’attore protagonista dei suoi libri di narrativa dei sui racconti e poesie autobiografiche tra i suoi libri pubblicati ci sono titoli che riscontrano la sua personale dedizione al ruolo di poliziotto come per esempio Da grande voglio fare il tenente Colombo Il lupo e lo sbirro L’odore dei funghi Il commissario Brusco Luzzi inoltre Daniele componeva poesie autobiografiche come la raccolta Pensieri di sbirro. Uno «sbirro» stimato e quasi venerato da tanti giovani colleghi. Rimasti senza parole non solo i ragazzi della volante che avevano caricato il malvivente sull’auto di servizio e portato in questura anche tanta gente di Pisa che lo conosce. Come può una persona che credeva profondamente nel suo lavoro che lo aveva scelto negli anni Ottanta coronando un sogno tradire gli ideali di una vita e passare dall’altra parte della barricata? : «Ne avevo bisogno». dice ha rubato per necessità per motivi economici per soldi.
MP 16 ott.
