Proteste durante consiglio comunale, Sindaco scortato, sospeso lavori
Il Consiglio Comunale a Pisa, oggi ha registrato momenti di tensione per la protesta dei bancarellai di piazza del Duomo, che hanno fatto irruzione nella sala consiliare, interrompendo i lavori dell’assemblea: insulti ai consiglieri comunali, alcuni di loro si sono avvicinati, minacciosi, al tavolo del sindaco Marco Filippeschi, che ha poi lasciato l’aula scortato da polizia e vigili urbani. “L’episodio di oggi ha così esordito Ferdinando De Negri, capogruppo in Consiglio Comunale del Partito Democratico – è senz’altro una delle pagine più buie e tristi della vita politica e democratica della nostra città”.
“L’aggressione al Sindaco Marco Filippeschi – ha poi aggiunto De Negri – e alla Giunta Comunale, le minacce di morte, gli insulti ai consiglieri comunali, rappresentano un gravissimo vulnus della vita democratica di Pisa”.
“Condanno nel modo più fermo e deciso la violenta irruzione nell’aula consigliere dei bancarellai di questo pomeriggio – ha invece sottolineato Giuseppe Ventura, capo gruppo della Lista “in lista per Pisa”. “Neanche la più esasperata disperazione – ha concluso Ventura – può giustificare l’episodio di violenza a cui abbiamo assistito. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà al Sindaco Filippeschi”.
“Un episodio quello di questo pomeriggio – ha detto Odorico Di Stefano (i Riformisti) – davvero molto grave. Al di fuori della legalità. Il confronto democratico, il sale di ogni convivenza pacifica, è saltato. La differenza di opinioni non può mai giustificare quello a cui , invece, abbiamo assistito“.
“Si è trattato – ha così dichiarato il consigliere Gianfranco Mannini, (M5S) – di un episodio assolutamente da condannare. Una situazione che nasce però dalla mancanza di chiarezza da parte dell’Amministrazione Comunale. Auspichiamo che ai bancarellai gli sia garantita una alternativa valida, nel più breve tempo possibile, all’interno della sistemazione di tutta l’area del Santa Chiara!. Occorre un impegno in questo senso del Sindaco, !”
“Chi semina vento raccoglie tempesta” ha, invece, detto il consigliere Maurizio Nerini di noiadessopis@.
“Pur condannando fermamente l’irruzione nella sala del Consiglio Comunale – ha così detto Simonetta Ghezzani, capogruppo in Consiglio Comunale di Sel – la più importante sala delle istituzioni democratiche della nostra città, non mi sono però stupita di quanto accaduto. Siamo di fronte ad un fallimento della politica. La proroga del cantiere di fronte al Museo delle Sinopie in assenza di un tavolo di concertazione con i rappresentanti di categoria a creato i presupposti di una esplosione rabbiosa di decine di lavoratori che hanno bisogno in primo luogo di chiarezza e quindi di interlocuzione politica. Auspico – ha concluso la Ghezzani – che si ripristino quanto prima le condizioni di un dialogo tra le istituzioni e i bancarellai per la ricerca di una soluzione che in primo luogo salvi i posti di lavoro”.
“La politica è assente – ha dichiarato Giovanni Garzella, capogruppo in Consiglio Comunale di Forza Italia-Pdl – e si para dietro il tecnicismo. L’assenza di dialogo esaspera le situazioni. è una pagina buia della politica. Da dimenticare come quando accadde in una oramai famosa seduta del Consiglio Comunale presieduta allora da Titina Maccioni. Quanto accaduto è andato oltre le regole. Io sono – ha concluso Garzella – per il dialogo. Per il confronto. Sempre e comunque”.
“Quello che è accaduto pomeriggio – ha detto Raffaele Latrofa capogruppo in Consiglio Comunale per NCD – è andato oltre le regole. La politica si deve riappropriare del suo ruolo ed ha il dovere di cercare, ma soprattutto di trovare una soluzione ad una vicenda che è evidentemente esasperata”.
“Condanniamo – ha detto Ciccio Auletta, capogruppo in Consiglio Comunale di “unacittàincomune-prc” – i comportamenti intimidatori a cui abbiamo assistito questo pomeriggio. Propri perché siamo in costante e in pieno dissenso rispetto alla politica di questa Amministrazione Comunale ritemiamo grave quanto avvenuto”.
MP 6 ott.