Giornata di manifestazione degli studenti a Pisa per contestare la riforma della scuola del Governo Renzi.
Alcune centinaia di studenti, tra medi ed universitari, si sono ritrovati in questa mattina di venerdì 9 ottobre per le vie del centro cittadino per protestare contro la riforma della Buona Scuola del Governo. La manifestazione degli studenti è stata a livello nazionale, ci sono stati cortei di protesta in tutta Italia. A meno di un mese dall’inizio della scuola è partita la protesta degli studenti con cortei in numerose città, Roma, Milano, Torino, Napoli, Padova, Vicenza e Trieste. E ancora Bologna, Pisa, Firenze, L’Aquila Foggia, Bari, Siracusa e Messina.
Anche l’Unione degli studenti Universitari è scesa in piazza, insieme ai ragazzi delle scuole superiori, in difesa del diritto allo studio per protestare contro le modifiche introdotte per il calcolo dell’indicatore Isee. Indicatore mediante il quale vengono assegnati i benefici del diritto allo studio come alloggi e borse di studio, che con i nuovi valori lascia molti studenti universitari fuori dalle graduatorie di assegnazione. Il nuovo modo di calcolare Isee discende da una riforma approvata nel gennaio scorso e potrebbe ridurre del 25-30% il numero degli studenti universitari che potranno accedere ai servizi di diritto allo studio. Il parametro più critico per gli studenti borsisti è in particolare quello che include nel calcolo la proprietà della prima casa aumentando a dismisura il valore del reddito di riferimento risultante.
A lanciare la protesta a Pisa sono state le organizzazioni studentesche Officina-Unione degli Studenti e Sinistra Per. Gli studenti delle scuole superiori si sono ritrovati alle piazza Guerrazzi da cui ha preso il via il corteo. Dalla piazza più di 200 ragazze e ragazzi si sono mossi in corteo attraversando le vie del centro storico, passando per via Benedetto Croce, Corso Italia, Lungarno Gambacorti attraversando l’Arno dal Ponte Solferino per arrivare sul Lungarno Pacinotti dove erano concentrati gli studenti universitari. I due gruppi si sono quindi uniti e hanno proseguito fino a raggiungere la piazza dei Cavalieri. Il corteo ha voluto toccare vari luoghi significativi della città, hanno spiegato i rappresentanti di Officina-Unione studenti, per esprimere la loro contrarietà al modello di scuola proposto dal Governo. Fortemente contestati i punti della riforma che riguardano i finanziamenti statali alle scuole paritarie che, a detta degli studenti, andrebbero a discapito della scuola pubblica. L’ingresso delle aziende private nel mondo della scuola e della formazione, la nuova figura del preside manager, la drammatica situazione in cui versa l’edilizia scolastica.
DL.