Ecco i comunicati stampa delle ultime ore.
Pd, In Lista per Pisa, Riformisti per Pisa –“L’ordinanza del sindaco è stata un atto dovuto e voluto dalla giunta e dalla maggioranza in attuazione del Programma di mandato che prevede la chiusura dei campi abusivi. Un atto condiviso in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. L’atto di tutela interviene dopo che sono stati attuati i provvedimenti sociali per chi ha avuto titolo a goderne. E’ auspicabile che chi occupa il campo, non essendo neppure in possesso del titolo di soggiorno e avendo dimostrato una condotta deprecabile, dia seguito all’ordinanza e lasci l’area inquinata e pericolosa per le persone. Comunque, l’obiettivo dell’ordinanza deve essere raggiunto in ossequio della legalità. Chi difende i campi abusivi permanenti va contro le politiche europee, nazionali e regionali che sono proprio fondate sul superamento di questa forma degradante e pericolosa di accoglienza”. Pd, In Lista per Pisa, Riformisti per Pisa
Un Ponte per…comitato Toscano e Fratelli dell’Uomo Sez Toscana contro lo sgombero della bigattiera: “La Pisa che vogliamo è la città di tutti e tutte” Oltre un anno fa eravamo in marcia con 200 persone dal campo rom della Bigattiera, sul litorale pisano, alle scuole elementari e medie di Marina di Pisa che i bambini rom chiedevano di poter frequentare. Un’ora di tragitto a piedi, che è di fatto il percorso che i bambini devono percorrere ogni giorno per andare a scuola. Un tratto da percorrere senza l’ausilio del pulmino, servizio cancellato dall’amministrazione comunale perchè il campo era abusivo e in fase di smantellamento. Così per due anni ai bambini è stato negato il diritto all’istruzione, anche se il Consiglio Comunale aveva approvato una mozione che chiedeva di ripristinare acqua, luce e scuolabus per il Campo della Bigattiera, nonché di individuare percorsi di inserimento abitativo. Da allora nulla è stato fatto, e ora il sindaco Filippeschi ha firmato l’ordinanza di sgombero del campo, preannunciato per la prossima settimana. Le famiglie rom della Bigattiera abitano a Pisa da più di vent’anni, molti dei loro figli sono nati, vissuti e cresciuti qui. L’essere “clandestini” non dipende da loro, come non è loro intenzione violare la legge: al contrario, sono le condizioni di emarginazione abitativa e la mancanza di un lavoro regolare che hanno man mano sospinto queste famiglie nell’irregolarità amministrativa. Lo sgombero forzato di intere famiglie che da anni vivono e sono inserite nel tessuto sociale del nostro territorio, non è una soluzione. Non è una soluzione dignitosa per adulti e decine di bambini che da un momento all’altro si trovano in mezzo alla strada, non è una soluzione umana e civile per una città che si dice accogliente. Chiediamo con forza che lo sgombero venga sospeso almeno fino a che non verranno trovate per tutti e tutte soluzioni alternative che garantiscano i diritti umani alla scuola, all’integrità della famiglia, al lavoro e alla casa. Sollecitiamo inoltre l’immediata convocazione di un tavolo di lavoro che coinvolga l’amministrazione, le famiglie del campo, gli insegnanti delle scuole e le associazioni di volontariato. La via per il superamento dei campi, auspicata da tutti, deve essere individuata con gli strumenti del dialogo, non con la violenza delle ruspe, e nel rispetto delle Convenzioni internazionali che vietano lo sgombero in assenza di soluzioni alternative. Un ponte per… (Comitato Toscano) www.unponteper.it Fratelli dell’Uomo – sez Toscana
Sgombero Bigattiera. Interrogazione urgente in Regione di Sì Toscana a Sinistra- “E’ molto grave quanto sta succedendo a Tirrenia”. “Sul campo della Bigattiera si sta procedendo a uno sgombero forzato senza alcuna preventiva condivisione con gli abitanti, senza la previsione di alternative né a breve né a lungo termine per le famiglie, e con modalità palesemente in contrasto con il diritto europeo e con il buon senso” – dichiarano i Consiglieri Regionali di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti. “Innanzitutto – ricordano i due esponenti del Sì – lo sgombero sarebbe motivato da gravi carenze igienico-sanitarie quando a noi risulta che il distacco dell’acqua potabile, fatto gravissimo, e la disattivazione dell’elettricità siano avvenuti per espressa volontà e decisione del Comune, che, da tre anni ormai, sta lasciando le famiglie, circa novanta persone, tra cui moltissimi minori e alcuni portatori di handicap, in condizioni di grande disagio”. “E cosa ha fatto poi il Comune dei soldi stanziati dalla Regione Toscana nel 2011 proprio per risolvere le varie criticità dell’insediamento?”. “Siamo davanti ad un atto di violenza gratuita, si nega anche il diritto allo studio ai tanti minori che stanno regolarmente frequentando l’anno scolastico, e si trascura il fatto che nel campo della Bigattiera sarebbero presenti persone che hanno fatto richiesta di accesso all’articolo 31 del testo unico sull’immigrazione al fine di regolarizzare il proprio soggiorno”. “Chiediamo quindi alla Regione, nell’ambito delle sue prerogative, di intervenire presso il Comune per trovare una soluzione rispettosa dei diritti delle persone sotto sgombero e di costituire un tavolo di concertazione che programmi il superamento dei campi”. “Lo sgombero forzato non è una soluzione, non risolve ma sposta il problema, peggiorando la condizione materiale e psicologica degli abitanti”. “L’esperienza ce lo dimostra”. “Per questo stamani abbiamo presentato un’interrogazione urgente” terminano Fattori e Sarti. Sì Toscana a Sinistra
La nota dei Cobas di Pisa- “Nei giorni scorsi Arpat e Usl5 hanno effettuato un sopralluogo alla Bigattiera e subito scritto al Sindaco per chiedere la interdizione dell’area alla presenza di uomini e donne intervenendo subito per la bonifica dell’area. Il campo della Bigattiera è in condizioni igienico sanitarie preoccupanti e disumane ma ciò dipende soprattutto dalla assenza di elettricità e acqua corrente la cui responsabilità non è certo attribuibile agli abitanti, ma dell’amministrazione comunale che ha staccato da tempo queste utenze che con piccoli interventi potrebbero essere ripristinate. L’Amministrazione va dicendo che le famiglie rimaste alla Bigattiera hanno rifiutato una soluzione alternativa, ciò non corrisponde a verità e le associazioni che si occupano di immigrazione non avranno difficoltà a dimostrarlo. Per anni si è fatto finta , anche a livello istituzionale , che questo campo non esistesse (anche i servizi socio sanitari si sono mossi in questa ottica per ordini politici), eppure ci sono uomini e donne, numerosi minori che meriterebbero, come tanti altri bisognosi di casa, di soluzioni dignitose e umane Pensiamo che molto possa essere fatto anche nei prossimi giorni, per questo chiediamo a Prefetto e Questore di sospendere la ordinanza di sgombero e di attivare tutti gli uffici preposti a trovare soluzioni. Con la fine della stagione estiva anche le soluzioni temporanee non mancherebbero, come avviene in altre grandi città e come avveniva in passato da parte degli uffici SDS, dell’assessorato al sociale prima dell’avvento delle giunte Filippeschi, serve solo la volontà politica. Ci preme sottolineare che tali interventi con l’uso della forza mettono a repentaglio la sicurezza degli operatori della Polizia Municipale, utilizzati impropriamente per questi compiti, ma anche delle altre Forze di Pubblica Sicurezza. Tali interventi, sottopongono molti operatori ad un diffuso malessere e disagio, costretti ad operare in modo disumano soprattutto nei confronti di donne e bambini, costringendoli ad andare contro norme e convenzioni internazionali.” Cobas Pisa (Alberto Madrigali e Federico Giusti)
La nota di Arciragazzi – “Arciragazzi Pisa manifesta il suo disaccordo con l’ordinanza del Sindaco di Pisa in merito allo sgombero del campo rom della Bigattiera. Dal momento che per molte famiglie, che vivono al campo, non è stata individuata ad oggi nessuna soluzione abitativa alternativa, esprimiamo il fondato timore che decine di bambine e bambini e le loro famiglie si ritrovino in pochi giorni in mezzo alla strada. Chiediamo, quindi, che l’ordinanza venga sospesa e che vengano trovate soluzioni che tutelino e preservino il fondamentale diritto ad una vita dignitosa per ogni essere umano e tengano conto del principio sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che mette al centro il superiore interesse del bambino”
Arciragazzi Comitato Pisa
MP 29 sett.