Dopo l’ennesima battuta d’arresto nella trattativa della cessione delle quote del Pisa 1909 da parte della famiglia Petroni, la città di Pisa si è ritrovata ieri sera alla Leopolda per decidere come far sentire la propria voce dopo mesi di attese e soprattutto di delusioni. Tanti i presenti ma soprattutto tanta la rabbia per non aver ancora girato pagina a quella che è divenuta una triste pagina del calcio italiano. Prima il Sindaco Marco Filippeschi, poi il Presidente della Lega B Andrea Abodi sono state le due cariche istituzionali che hanno cercato di organizzare il passaggio di quote societarie, dalla Famiglia Petroni ad acquirenti interessati al calcio pisano, ma entrambi, pur animati da grandi intenzioni, hanno dovuto fare i conti con la reticenza della famiglia romana, il cui atteggiamento ha ormai stancato tutti. Un atteggiamento che ha nuovamente rigettato nello sconforto un’intera città che sta quindi rivivendo lo spauracchio del fallimento, dopo che la Famiglia Corrado ha avanzato un’offerta vincolante molto generosa ancora una volta rifiutata dalla famiglia Petroni. Ripicche? Interessi diversi? Non è semplice capire il perchè di questo ennesimo rifiuto dopo mesi di estenuanti trattative, ma un fatto è incontrovertibile: questa società è allo sbaraglio da mesi e sta disputando un campionato professionistico di alto livello che non può più accettare approssimazione e latitanza. Ci sono dipendenti non pagati da mesi che stanno subendo ingiustizie incredibili, c’è una squadra di professionisti, che con grande pazienza, sta cercando di onorare la maglia che veste malgrado i tanti disservizi, c’è un allenatore che gestisce da solo una società intera, sobbarcandosi decisioni che spetterebbero ad una dirigenza ormai assente, ma soprattutto c’è in ballo il sogno di una città sportiva che dopo anni di attese e battute di arresto, è tornata nel calcio che conta. La tifoseria ormai allo stremo della sopportazione ha deciso quindi di dar vita ad una serie di iniziative che culmineranno venerdì 9 dicembre con la volontà di non far giocare la gara prevista tra Pisa e Bari. Di seguito il comunicato della Curva Nord Maurizio Alberti:
“Sono ormai troppi gli ultimatum di tutti i generi che in questi mesi la tifoseria, e l’intera città, ha dovuto subire sulla propria pelle e che non sono mai stati rispettati….
ORA BASTA, adesso è PISA a dare l’ ULTIMATUM: il primo appuntamento, per far si che la nostra voce sia riportata “il più in alto possibile”, e’ mercoledì alle 17:30 davanti al palazzo della Prefettura. Per giovedì l’appuntamento e’ agli allenamenti pomeridiani all’Arena Garibaldi, in modo da far sentire il nostro appoggio non solo alla squadra ma anche a tutti quei dipendenti che sono mesi che non riscuotono lo stipendio. In fine venerdì sera: se il passaggio di società non sarà avvenuto, “sarà impedito” al pullman della squadra di raggiungere lo stadio.”
AM