“Una stanchezza, violenta e smisurata di esistere…”: sono queste le parole del poeta portoghese Fernando Pessoa che meglio rappresentano il racconto “Lo specchio di Pessoa” con il quale, lo scrittore pisano Alessandro Scarpellini è stato premiato questo 3 ottobre al concorso letterario “Il Prione 2015”, a Le Grazie vicino a La spezia nell’antico Convento degli ex Olivetani dalle Edizioni Giacchè.
Attraverso tale racconto, lo Scarpellini mette in risalto la persona enigmatica per la quale Pessoa viene conosciuto anche in letteratura, a causa della sua consuetudine di scomporre letteralmente la propria personalità in più parti, dando vita a vari personaggi, ognuno dei quali è volto ad assumere un’identità propria e ad intraprendere viaggi fantasmagorici. Sarà questo un modo per fuggire della plumbea realtà o un modo per lasciar librare la propria anima, andando al di là dello spazio e dei luoghi comuni?
Lo specchio all’interno del quale Pessoa si vede riflesso è “la porta segreta del mare, dell’amore e di altri mondi”, è il mezzo attraverso il quale poter ammirare il suo profondo universo interiore da un’altra angolazione cosmica, quella del suo essere umano fragile ed errante, invaso da dubbi esistenziali e sogni ad occhi aperti. L’amore poi, è un sentimento effimero ancora più complesso, del quale Pessoa teme il suo straordinario potere, capace di salvarlo dalla sua languida vita e allo stesso tempo, capace di fargli perdere il senno della ragione.
Veronica Pace