Il prefetto di Pisa Attilio Visconti sostiene l’importanza di servirsi anche della tecnologia per il presidio del territorio.
E’ importante utilizzare al meglio le opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico per controllare il territorio e aumentare la sicurezza dei cittadini, soprattutto in seguito ai recenti attentati terroristici di Parigi. “Serve un progetto di mura virtuali – ha dichiarato il prefetto – realizzato con un sistema di telecamere ad alta definizione, che dialoghino tra loro e con le banche dati internazionali, per monitorare i punti di accesso alla città più frequentati. Per questo occorre collaborare anche con l’assessorato regionale alla Sicurezza”. Ci sono già installate su tutto il territorio della provincia di Pisa circa 1500 telecamere tra pubbliche e private. Ad esempio nella zona della stazione ferroviaria di Pisa sono operative già 16 telecamere, mentre 60 all’aeroporto, 15 sono invece le telecamere che sorvegliano piazza dei Miracoli e 70 le telecamere pubbliche nelle zone del centro cittadino. Ma è arrivato il momento di un aggiornamento e potenziamento dei software di riconoscimento facciale per poter identificare le persone già segnalate nelle banche dati internazionai come soggetti potenzialmente a rischio, pregiudicati, terroristi o ricercati. Per questi motivi il prefetto ha deciso di sollecitare gli enti preposti a dare comunicazione alla prefettura di quante sono, e con quale qualità, le telecamere dislocate sul territorio provinciale, soprattutto nei luoghi dove hanno sede obiettivi ritenuti sensibili. Ricordando che a Pisa fin dal 2012 è attiva l’anagrafe della videosorveglianza urbana, ma è giunto il momento incrementare questo sistema facendo un censimento di tutte le telecamere, pubbliche e private, sul territorio della provincia e collegandole con una banca dati a disposizione delle forze dell’ordine.
dl.