Per questo fine settimana è atteso l’arrivo dell’inverno con i primi veri cali delle temperature.
Il riscaldamento diventa alleato indispensabile per rendere confortevoli le nostre abitazioni. Ma non bisogna dimenticare i controlli e gli adempimenti necessari per mantenere tutto correttamente funzionante. Questa volta oltre ai soliti controlli annuali, una serie di adempimenti a carico dei cittadini, ci sono novità che interessano anche agli impiantisti e i manutentori di caldaie. E la CNA, in collaborazione con AEP, l’Agenzia Energetica della Provincia di Pisa, ha organizzato una serie di seminari di aggiornamento per i professionisti del settore i quali potranno così essere pronti per restituire le informazioni corrette ai propri clienti. La buona regola è comunque di fare controllare annualmente la propria caldaia per la sicurezza ed il buon funzionamento del proprio impianto di riscaldamento; far fare dal proprio manutentore l’analisi dei fumi di combustione con relativo Rapporto di Efficienza Energetica con applicazione di bollino con cadenza come riportato nella nuova Delibera Regionale e nel DPR 74/2013 a seconda della potenzialità termica della caldaia, della sua collocazione all’interno dell’appartamento e a secondo della sua data di installazione. A giorni entrerà in vigore una nuova Delibera Regionale che porterà dei cambiamenti drastici, importanti e fondamentali per quanto riguarda la manutenzione delle caldaie. E’ un settore che ultimamente ha avuto vari cambiamenti, a partire dall’entrata in vigore del nuovo Libretto di Impianto, ai nuovi adempimenti per quanto riguarda gli impianti di climatizzazione estiva ed invernale, fino ad arrivare ad oggi con l’entrata in vigore di queste nuove regole per la manutenzione degli impianti di riscaldamento. “Fra la CNA Unione Impianti di Pisa e l’AEP -Agenzia Energetica Pisana, Ente preposto ai controlli, si è instaurato un ottimo rapporto di collaborazione e coesione in modo da affrontare nel miglior modo possibile queste nuove procedure ha dichiarato il Presidente CNA Impianti Marco Ammannati. Prossimamente con una adeguata campagna informativa rivolta agli utenti finali e con delle riunioni rivolte ai manutentori verranno rese pubbliche tutte le novità che entreranno in vigore a breve. Importante sarà anche il ruolo che avranno in questo campo gli amministratori di condominio che devono nominare “Terzo Responsabile” per ogni condominio che amministrano. Inoltre è entrato in una fase esecutiva con una Direttiva Europea l’obbligo da parte dei condomini di installare docente di Filosofia Politica e Antropologia Politica all’Università di Salerno laureatosi all’Università di Napoli l’”Orientale” e addottoratosi presso L’Università di Pisa. Quanto alla sua produzione scientifica il professore ha contribuito con numerose voci all’Enciclopedia del pensiero politico (Laterza 2000). Tra le sue opere più recenti ricordiamo Le radici della disuguaglianza (Mimesis 2011). E’ membro inoltre del comitato di direzione della rivista “Filosofia Politica” (il Mulino).
1- Professore secondo lei cosa dobbiamo opporre ai fanatici dell’Islam? il Dio cristiano? Nella sua pagina di Fb lei ha scritto un post molto interessante. Cos’è che ha mosso la sua riflessione?
Dopo i drammatici fatti di Parigi inevitabilmente sono stati in tanti a porsi delle domande. La mia riflessione – a cui lei ha fatto riferimento – è sorta per l’appunto in seguito alla fitta coltre di interventi che si sono susseguiti in questi giorni. Credo che la filosofia non abbia il compito di risolvere i problemi poiché ne ha uno più grande: aiutare a porre bene le questioni. Dato che alcuni – troppi – fra gli interventi che ho avuto modo di seguire andavano in una direzione che io considero “emotivistica” sul piano psicologico e sbagliata dal punto di vista storico-teorico ho ritenuto opportuno dire la mia. Venendo alla prima parte della sua domanda io direi che ciò che dovremmo opporre ai fanatici dell’Islam piuttosto che un complementare integralismo cristiano sia invece la parte migliore della nostra civiltà che non dimentichiamolo ha vincoli stretti sia sul piano storico sia su quello teologico con la stessa cultura araba. E la parte migliore della nostra civiltà è senz’altro lo spirito di tolleranza il senso di apertura oltre che ovviamente il fermo rifiuto delle teorie e delle pratiche del terrore.
2- Lei afferma che ” Siamo eredi di una cultura che trova la differenza nell’identità e l’identità nella differenza”. Perché?
Ha posto una questione centrale. È un tema molto complesso – sia sul piano storico che su quello filosofico – ma cercherò di essere sintetico. La nostra civiltà si è da sempre caratterizzata – fin dalle sue origini greche – in virtù di una peculiarità decisiva. Essa cioè si è perennemente posta come una forma culturale “particolare” che ha in sé l’”universale”. Nel nostro Occidente di conseguenza non c’è nulla che non abbia avuto e non abbia la vocazione ad interessare – fin talvolta ad inglobarla in sé – qualsiasi realtà posta esteriormente. D’altro canto tuttavia è vero anche il contrario: non c’è alcuna realtà identitaria nel nostro mondo che non sia suscettibile d’essere in qualche modo frammentabile in diverse realtà antagonistiche. In altre parole non riusciamo a concepire differenze che non trovino una chiave di lettura unitaria proprio mentre qualsiasi posizionamento troverà certamente una forma decostruttiva capace di metterla in crisi. In fondo ciò di cui stiamo parlando non è soltanto la matrice della prassi storica (e del divenire) ma è anche l’essenza stessa della democrazia.
3- Sono tante le vittime della popolazione civile uccise dal terrorismo come può un essere umano farsi esplodere per uccidere?
È una delle domande che mi sono insistentemente posto anch’io. Difficile rispondere se non tirando in ballo un quasi incredibile odio irriducibile ed estremo per i propri nemici ed un assoluto disprezzo per la vita umana. È chiaro che soltanto la speranza fanatica di trovare una ricompensa dopo la morte può tentare di restituire un qualche senso a ciò che sembra non averne affatto. Da intellettuale non mi sento di dare consigli operativi. Non credo sia il mio ruolo. Sono convinto tuttavia sia giusto sottolineare che qualsiasi reazione si adottasse questa dovrebbe ruotare intorno a due strategie distinte ma connesse. La prima di tipo repressivo (ovviamente il problema della sicurezza è imprescindibile) la seconda di tipo preventivo. E da quest’ultimo punto di vista come negare le responsabilità di un Occidente che finalizzando la propria azione a fini esclusivamente economici ha creato spesso le condizioni affinché gruppi di estremisti potessero agire fino a produrre gli effetti devastanti di cui stiamo parlando?
4 –Nella sua riflessione “postata” su Fb citiamo: “Per questo e non solo per motivi di gusto trovo piuttosto ridicolo che personaggi – leghisti neo-fascisti – i quali loro per primi con il cristianesimo hanno poco a che fare impugnino la spada di un nuovo integralismo che a loro avviso dovrebbe recuperare i “veri valori” della nostra civiltà.” Quali sono i veri valori della nostra civiltà?
I valori che dovremmo recuperare sono diversi e ad alcuni ho avuto già modo di accennare. Mi preme qui semplicemente richiamarne uno che considero decisivo sia dal punto di vista politico generale sia nella fattispecie della lotta al terrorismo islamico. Sono convinto che la politica debba riprendere a praticare un valore come la lungimiranza. Senza la capacità di con-vergere su un fronte unico e guardando lontano infatti non c’è alcuna speranza di affrontare e vincere fenomeni che richiedono tutta la nostra attenzione e i nostri sforzi. All’interno di una logica globale quale è quella che viviamo sarebbe davvero ora da parte delle potenze occidentali di smetterla di puntare esclusivamente sui propri interessi particolaristici. Le politiche che mostrano una pervicace incapacità di guardare al domani e tengono conto soltanto della logica del consenso a breve termine sono viziate in partenza e gli effetti negativi non tarderanno a farsi sentire. È necessario perciò – ora più che mai – di pensare di nuovo ad una “grande politica”. E non c’è grande politica che non sia anche e soprattutto “lungimirante”.
Grazie professore per la sua disponibilità.
Grazie a lei.
intervista a cura di Miranda Parrini
entro dicembre 2016 negli impianti di riscaldamento centralizzati dei sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione dei consumi atti a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e a portare un notevole risparmio energetico. Per aggiornare sulle novità in materia e darne giusta informazione alle imprese sono state stabilite in collaborazione con l’Agenzia Energetica Provincia di Pisa 3 giornate di formazione che avranno inizio alle ore 15 nelle seguenti date: il 23 novembre presso la sede CNA a La Fontina via Carducci 39 il 2 dicembre a sede CNA Pontedera via Brigate Partigiane 2 e il 10 dicembre a S. Croce presso la sede ASSA. Saranno presenti agli incontri l’Amministratore Unico dell’Agenzia Energetica Provincia di Pisa Paolo Lenzi ed i responsabili operativi dell’agenzia stessa.
dl.