Pisa, lunedì 10 ottobre 2016 – Opposizione all’attacco dell’Amministrazione Filippeschi. Mentre la consigliera comunale Simonetta Ghezzani (Sel) giudica intollerabili l’aumento delle bollette dell’acqua, la consigliere grillina, Valeria Antoni, denuncia cattivi odori a Calabrone. “Aumentano ancora le tariffe – scrive la Ghezzani, nella foto – questa volta del Servizio Idrico Integrato ossia la tariffa con la quale i cittadini pagano acqua potabile, depurazione, fognatura e quota fissa (ex nolo contatori). L’aumento deliberato il 3 ottobre dall’assemblea dei sindaci dell’Autorità idrica toscana nelle varie città toscane è così articolato :
Gaia (zona Versilia, Massa e Carrara) incremento del 5%, Acque (zona Pisa, Cuoio, Empoli) incremento del 6,8%
Publiacqua (zona Firenze, Prato, Pistoia) incremento del 4%, Nuove Acque (zona Arezzo) incremento del 3,8%;
Asa (zona Livorno) avrà un incremento del 2,7%, Acquedotto del Fiora (zona Grosseto e Siena) incremento del 4,4%
Da una indagine di Cittadinanzattiva uscita nel 2015, dal 2007 al 2014 vi è stato un aumento costante delle tariffe del SII per una famiglia tipo composta da tre persone con un consumo annuale di 192 mcubi di acqua e IVA al 10%: a Pisa l’aumento in questo arco temporale è stato del 69,1%, per una spesa annua che è passata da 317 a 536 euro. Nel 2015 e 2016 le tariffe sono ulteriormente aumentate. In questo stesso periodo la dispersione dell’acqua potabile immessa nelle reti è aumentata dal 34% al 36%, indice quindi del fatto che all’aumento delle tariffe non è corrisposto un adeguato investimento nelle infrastrutture. Intanto nel 2015 Acque – ha concluso la Ghezzani – ha avuto un utile di esercizio di € 15.585.533 al netto di imposte per € 8.154.346 e l’Assemblea ha deliberato di destinare parte dell’utile di esercizio per la precisione il 28,73%, pari a € 4.478.902,20, ai soci”. “Da circa una ventina di giorni gli abitanti di Calambrone – denuncia Valeria Antoni, consigliera comunale pentastellata – lamentano un sensibile aumento di maleodorante probabilmente riconducibili alle attività di raffinazione dei centri di Stagno nel comune di Collesalvetti, soprattutto in ore notturne. Con alcuni consiglieri comunali di Livorno abbiamo ritenuto opportuno segnalare la situazione sia ai vigili del fuoco di Livorno sia all’arpat. Certo è che la qualità della vita degli abitanti di Calambrone è fra le posizioni peggiori all’interno del nostro territorio. Nonostante l’amministrazione pisana abbia investito molto in proclami elettorali, con i mesi autunnali torna ad essere “Terra di mezzo “un non luogo in cui tutto diventa possibile, dalla mancanza di servizi essenziali alla paventata cementificazione del porto, con la piattaforma Europa, dall’assenza di presidi sanitari al costo della tariffa dell’autobus extraurbana”.