Pisa, 30 aprile 2022 – “Quando sono in gioco decisioni importanti per la vita di un territorio i cittadini dovrebbero essere coinvolti direttamente, l’esatto
contrario di quanto sta accadendo con la base di Coltano .” Così si legge in un comunicato del Comitato No Camp Darby, che prosegue: “La decisione, annunciata dal Governo a metà Gennaio ma avvenuta assai
prima, è rimasta avvolta nel mistero per mesi, solo la protesta di tante
realtà e i successivi dietro front dei partiti di maggioranza ha
portato alla luce i fatti che, ancora una volta, erano avvolti nella
cortina di silenzio tipica delle decisioni in materia di
militarizzazione del territorio.
Era già accaduto con Camp Darby, lo sbocco al mare e alla ferrovia era
una richiesta del Pentagono al Governo Italiano di oltre 25 anni fa, i
piani di ampliamento della base, come del resto la collocazione del
Comando delle forze speciali dell’esercito (Comfose) nella piccola area
della base restituita al Governo italiano (ricordiamo quando i consigli
comunali 20 anni fa chiedevano di restituire parti della base ad uso
civile), sono state avvolte nel mistero, del resto neppure i
Parlamentari italiani hanno accesso a Camp Darby e le visite guidate dai
militari Usa avvengono solo in alcune zone.”
“Solo oggi veniamo a sapere – continua il comunicato – che il governatore
Giani da tempo ha avviato trattative per ribadire che la base accorperà
i reparti speciali dei carabinieri e quasi certamente verrà collocata
nel territorio pisano, magari solo in parte a Coltano ma sempre sul
nostro territorio.
L’area ex radar di Coltano si estende per 5 ettari, gli ettari
necessari per la cittadella militare sono circa 72, avverrà l’annunciato
spezzatino degli insediamenti militari ma sempre in prossimità dell’Hub
militare all’aeroporto.
Contrariamente a Giani non pensiamo che militarizzare i territori sia
un onore per la Toscana se pensiamo all’ennesime colate di cemento
sull’area pisana che avrebbe bisogno di bonifiche e di investire fondi
per potenziare l’utilizzo a fini agroalimentari del territorio.”