Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che il Coordinamento dei comitati di città ha inviato al Sindaco del Comune di Pisa e al Prefetto di Pisa in merito alla questione della sicurezza in città
LETTERA APERTA: Le risposte attese dalla Cittadinanza su San Ranieri.
Lo scorso 12 maggio il coordinamento dei comitati di Città è stato ricevuto dal Prefetto in presenza del Sindaco e del rappresentante ANCI in apertura dell’incontro nazionale sulla sicurezza e ordine pubblico tenuto nella nostra Città. Il coordinamento ha portato in quella occasione alcune delle principali istanze all’attenzione delle autorità presenti ed in particolare ha reiterato la necessità di essere coinvolti nelle riunioni del Comitato di ordine pubblico e sicurezza. Il Prefetto ha manifestato molto chiaramente il proprio assenso. È stato quindi spiacevole prendere atto che da quella dichiarazione sono intercorse almeno 2 riunioni con argomenti di rilevanza significativa per i Comitati senza che nulla accadesse! Abbiamo già espresso rammarico per l’occasione mancata … non per noi ma per la Città! Riteniamo che come cittadini avremmo potuto esprimere molto bene le esigenze che ci sono proprie diversamente da quanti inseguono, evidentemente, altri obiettivi. Abbiamo atteso fino all’ultimo momento nella cieca convinzione di vedere mantenuta quella promessa. Apprendiamo quindi che anche il Comitato per la festività di San Ranieri si è tenuto con buona pace degli “esperti” coinvolti. Guardiamo all’argomento di interesse. Lo scorso anno, il giorno successivo ai tradizionali festeggiamenti del patrono furono rilasciate alcune dichiarazioni importanti: l’Arcivescovo di Pisa, Benotto, prese le distanze dagli “indegni” effetti collaterali della festività; l’Assessore Eligi ed il Sindaco dichiararono che per il futuro sarebbero stati necessari “più controlli per evitare eccessi e abusivismo”; i giornali titolarono con enfasi “Mai più” e gli articoli riferivano di un San Ranieri quale evento solo da sballo, un baccanale, una riproposizione della normale notte di movida. Insomma una “malaluminara”. Sembra evidente, dalle parole riferite, la fotografia di una manifestazione seppur di grande interesse per la cittadinanza tutta ma che produce alcuni eccessi che evidentemente non si riescono a controllare. Chiediamo alle Istituzioni, in modo semplice e diretto, quali sono le risposte a quelle affermazioni? Lo scorso anno, il “day after” è stato caratterizzato da enunciazioni dal tenore riferito… Bene, quali sono le azioni messe in campo per raggiungere quegli obiettivi? La cittadinanza chiede con forza che siano dichiarate in modo diretto le modalità con cui sarà organizzata la festa: quanti i bagni pubblici? Quante forze per la sicurezza necessaria? Quanti vigili addetti ai controlli agli abusi e agli illeciti prolungamenti di orario per somministrazione di alcolici, rumore ecc.? Insomma i cittadini vogliono risposte reali evidentemente diverse dalle dichiarazioni di intenti generiche divulgate in questi giorni.