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Cura del tumore alla prostata, un aiuto dalla ricerca

24 Settembre 2015 Archivio

Una ricerca tutta italiana e interamente finanziata dall’Università di Pisa ha individuato i profili genetici con un valore prognostico favorevole nella cura del tumore alla prostata.

unipi1Lo studio, durato quattro anni e condotto presso il dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, l’Ospedale di Pontedera e l’IRCCS-CROB Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata, è stato pubblicato sulla rivista “Oncotarget”. “Il carcinoma della prostata è ancora una delle principali cause di morbilità e mortalità nei paesi sviluppati, e il numero previsto di casi di questo tipo di cancro nei prossimi 15 anni aumenterà di più del 20%. – hanno spiegato Anna Solini e Guido Bocci dell’Ateneo pisano – La scoperta di biomarcatori in grado di identificare i pazienti con la prognosi migliore risulta quindi molto utile per meglio definire il corretto approccio terapeutico nel trattamento di questa malattia”. I ricercatori hanno applicato un nuovo tipo di analisi dei risultati e cioè la survival dimensionality reduction methodology (SDR) che ha portato all’identificazione di un particolare profilo genetico che risulta associato ad una maggiore sopravvivenza globale, 126 mesi rispetto a 66. Sottoposti a questo screening non invasivo, i pazienti con prognosi sfavorevole potrebbero così beneficiare fin dall’inizio di trattamenti con farmaci innovativi e dove possibile si potrebbe optare per un trattamento meno aggressivo tra le varie opzioni terapeutiche disponibili. Lo studio è disponibile anche in versione open access (https://arpi.unipi.it/). Il gruppo al completo che ha realizzato la ricerca è composto da Anna Solini, Paola Orlandi, Chiara Rossi, Teresa Di Desidero, Anna Fioravanti, Romano Danesi e Guido Bocci del dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa; da Vittorio Simeon dell’IRCCS-CROB, Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata; da Lisa Derosa, Andrea Fontana, Luca Galli e Alfredo Falcone dell’Unità Operativa di Oncologia 2 dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana; da Sara Lucchesi, Luigi Coltelli, Laura Ginocchi e Giacomo Allegrini dell’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale di Pontedera.

DL.

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