Quando la presa in giro diventa violenza.
Il bullismo è una forma di comportamento violento, sia fisico che di natura psicologica, di tipo prevaricatorio e vessatorio attuato nei confronti di altri ritenuti più deboli e in qualche modo svantaggiati, soprattutto dal punto di vista della difesa. In particolar modo l’ambiente scolastico riporta questo fenomeno che arriva a poter essere considerato alla stregua del mobbing in ambito lavorativo o il nonnismo nell’ambito delle forze armate.
Il libro “Non ci provare a prendermi in giro!” di Marco Moschini, edito da Raffaello è stato presentato all’interno dell’iniziativa della settimana nazionale “Nati per Leggere” dal 14 al 22 novembre 2015. La volontà è quella di promuovere il diritto alle storie dei bambini, perché ogni bambino ha diritto ad essere protetto dalla violenza e stimolato con le giuste opportunità di crescita e sviluppo, sia fisico che affettivo.
Il tema del bullismo nel libro proposto è visto attraverso lo sguardo di Francesco, un bambino che ha qualche difetto fisico e un’estetica non completamente adeguata agli stereotipi di tendenza fra i suoi coetanei. Risulta perciò la vittima perfetta di quegli “mici” aggressivi ed arroganti che lo prendono in giro senza remore. Eppure, Francesco ha qualcosa che a loro manca: l’intelligenza che userà come arma di difesa contro la stoltezza di chi lo deride. Questo racconto è inserito nell’elenco dei 100 libri considerati “imperdibili” da Associazione Italiana editori, Associazione Italiane Biblioteche e Nati per Leggere (2013).
Valeria Tognotti