Il comparto dell’ippica impiega oltre duemila persone nella nostra regione, vanta i migliori allenatori e migliori cavalli.
In Toscana è un’eccellenza ma il suo stato di salute è traballante, a causa del periodo di crisi che permane ormai da alcuni anni, dovuto anche al calo delle scommesse e alla poca fidelizzazione dei nuovi e vecchi amatori, soprattutto alle poche ed incerte risorse finanziarie del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nonostante la riorganizzazione di politiche di “filiera unica” dell’ippica, arrivate in soccorso ed in aiuto a questo settore. Gli ippodromi in attività, dislocati nella regione, sono sette e rappresentano un importante volano economico per i territori di riferimento, tutti gli ippodromi sono a rischio chiusura, compreso il nostro di San Rossore. E’ un forte dolore al cuore, non solo per gli appassionati di cavalli, ma per tutti i cittadini, l’ippica è un grande valore sociale e culturale, soprattutto chi come noi di Pisa, vive in città ed è in simbiosi con l’unicità dell’area verde della Tenuta di San Rossore e del suo famoso Ippodromo, non è solo corse di cavalli ma è parte della nostra storia, dei nostri figli, l’Ippica è un grande valore sociale e culturale, di grande interesse pubblico sportivo e anche agricolo, non solo per chi è appassionato di cavalli. Inoltre è a rischio l’occupazione dei lavoratori, negli utlimi anni il settore economico-produttivo si è ammalato, nonostante l’impegno dell’associazione nazionale dei Comuni per il rilancio e nella riforma dell’ippica nazionale, delle organizzazioni sindacali e associazioni ippodromi e della Conferenza delle Regioni, oggi è necessario e urgente che ci sia maggiore impegno economico dello Stato e del Ministero. Il Comune di Pisa, in queste ore, ha indetto una conferenza stampa al quale sono stati invitati i giornalisti per illustrare le disastrose conseguenze sul territorio e del previsto taglio delle risorse destinate al settore ippico da parte del MiPAAF. Taglio previsto nella Legge di Stabilità 2016. La domanda sorge spontanea: c’è qualcosa che si può fare per intervenire in tempo, per non rischiare la chiusura ? Confidiamo in una possibile strada da percorrere affinchè il nostro ippodromo possa ancora essere in attività, nella meravigliosa cornice del Parco naturale, con i cavalli e cavalieri in gara, il pubblico presente nella socialità del sole tiepido che scalda il volto infreddolito dal clima d’inverno, le corse dei cavalli non solo fonte di occupazione e indotto turistico.
Miranda Parrini