Il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha respinto il ricorso presentato dal Corpo Guardie di Città.
Con questa decisione il Tar ha confermato il provvedimento della prefettura pisana che aveva comminato all’istituto di vigilanza privata una sospensione dell’attività di 30 giorni, più una sanzione amministrativa di 40 mila euro. Il provvedimento era stato preso a causa di irregolarità amministrative relative ad autorizzazioni scadute per il porto d’armi e per il titolo di guardia particolare giurata di alcuni vigilantes. Le irregolarità sono state rilevate durante l’ispezione disposta dalla prefettura in seguito alla sparatoria, avvenuta la scorsa estate, nella quale un dipendente in congedo della società durante un tentativo di rapina rimase ucciso da un collega nel pressi del Palabingo di Navacchio. In seguito alla decisone del Tar resta da definire quando scatterà la sospensione dell’attività per l’istituto di vigilanza. Probabilmente saranno concessi alcuni giorni di proroga per consentire ai clienti trovare soluzione alternative per i servizi di vigilanza di cui si servivano. Il Corpo Guardie di Città ha comunque deciso di fare opposizione e impugnare dinanzi al Consiglio di Stato il provvedimento del Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana. “L’avvocato Alfredo Passaro, legale di fiducia del Corpo Guardie di Città, sta predisponendo – si legge in una nota diffusa dall’istituto di vigilanza – tutte le necessarie azioni giudiziarie previste dalla legge, anche cautelari, volte all’ottenimento della sospensione dell’ordinanza del TAR innanzi il competente Consiglio di Stato”. Per quanto riguarda i clienti l’istituto di vigilanza fa sapere che sarà sempre assicurata la vigilanza sulla loro sicurezza e ribadisce la capacità di garantire comunque la continuità dei servizi in essere.
dl.