Pisa, 15 giugno 2020 – “Sono emersi nuovi fatti in merito alla terribile morte di Emanuele Scieri, il giovane allievo paracadutista della Folgore, deceduto a soli 26 anni nella caserma “Gamerra” di Pisa.
Un caso che è stato possibile riaprire anche grazie alla Commissione Parlamentare d’inchiesta della Camera che nella scorsa legislatura ha lavorato proprio per far luce su questa vicenda.
Dalla ricostruzione riportata dal Procuratore Capo di Pisa, Alessandro Crini, emergono inquietanti fatti sull’aggressione subita dal giovane commilitone siciliano che hanno portato all’accusa di omicidio volontario aggravato dei tre caporali imputati. In situazioni come queste il mio pensiero va alla memoria di un giovane ragazzo pieno di vita che non aveva nessuna intenzione di suicidarsi, alla famiglia di Emanuele che a distanza di 20 anni può ottenere giustizia e alla città di Pisa che è stata coinvolta emotivamente in questa vicenda.
La politica e le istituzioni hanno il dovere di ricercare la verità, monito che vorrei fosse recepito in periodi controversi come quello che stiamo vivendo, in cui con ogni stratagemma si tende a manipolare la realtà e, attraverso le fake news, si cerca di approfittare della buona fede dei cittadini”.