-di Enrico Zini-
Ritrovato l’anfiteatro romano di Volterra.
Nelle scorse ore, sono iniziate le indagini georadar allo scavo dell’anfiteatro romano coordinate da Elena Sorge, funzionaria della Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana, con l’aiuto, gratuito, dell’Università di Stoccolma guidato dalla professoressa Karivieri.
L’obiettivo è elaborare un progetto complessivo di scavo archeologico e di restauro da presentare la prossima primavera. Questo passo, però, è stato possibile grazie ai primi scavi finanziati interamente da Cassa di Risparmio di Volterra e Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra. L’anfiteatro è venuto alla luce l’8 luglio scorso vicino alla porta Diana, in seguito alla bonifica di un piccolo fosso. Il rinvenimento di grande valore risale all’epoca augustea (I secolo d.C.) L’edificio pubblico, di forma ellittica, destinato molto probabilmente ai giochi gladiatori, dovrebbe avere l’asse maggiore di circa 80 metri e l’asse minore di 60 metri. Simile come grandezza all’Anfiteatro di Cagliari che ha una cavea di 89×72 e una capienza di oltre 10000 posti, un terzo della popolazione dell’ antica Carales, e a quello di Aosta, di 86 x 73, che ne poteva contenere 15000 su una popolazione di 10000 abitanti. Volterra, quindi, era una città di non poca importanza ai tempi di Augusto. Questo dato è confermato anche dal fatto che, proprio in quel periodo, nacquero nella Lucumonia etrusca il poeta satirico Aulo Persio Flacco, nel 34 d.C. e San Lino, il secondo papa della storia, morto decapitato nel 79 d.C. per volontà del console Saturnino.
Il ritrovamento dell’anfiteatro, però, a dir la verità, è più una conferma che una scoperta visto che era stata già segnalato nel 1494 dall’umanista Raffaello Maffei che tra le sue rovine aveva trovato una statua muliebre dai caratteri etruschi rappresentante, forse, la Dea Norzia, divinità della fortuna e del destino. Reperto che sembra ora bene augurante anche rispetto ai propositi del sindaco della città Marco Buselli che afferma che sarà un priorità del suo mandato riportare alla luce l’anfiteatro romano, per il quale occorreranno tre anni di scavo e tre milioni di euro ma che sarà fondamentale per la storia, la promozione e il futuro di Volterra, e andrà ad aggiungersi alla straordinaria ricchezza culturale della Toscana e dell’intera penisola.
Enrico Zini