Manifestazione e occupazione maturata al termine dell’assemblea al Polo Fibonacci, come forma di contestazione.
In mattinata gli studenti in assemblea di Ateneo per fare un bilancio e discutere di nuove iniziative di protesta contro la nuova riforma dell’Isee, la quale solo nella città della Torre ha tolto oltre 2.000 borse di studio e costringerà molti borsisti ad abbandonare gli alloggi nelle residenze universitarie. Durante il “blitz” i manifestanti hanno occupato alcuni vani del polo, fra cui un’aula fino a pochi anni fa utilizzata per le lezioni. “All’interno ci sono scatoloni accatastati uno sull’altro con libri provenienti dalla biblioteca universitaria della Sapienza, di cui ormai si attende la ristrutturazione da anni, e altre pubblicazioni delle case editrici universitarie mai vendute. Tutto lasciato in condizioni di degrado e incuria in un locale che spesso è minato da infiltrazioni raccontano gli studenti. Al polo di via Emanuele Filiberto sono subito arrivate una responsabile della Sapienza e uno degli uffici dell’economato di ateneo per accertarsi delle condizioni dei libri e per poi segnalare l’occupazione. “Spazi sottoutilizzati come magazzini. Nessun compromesso tra queste macerie!” scrivono gli studenti postando le foto della palazzina in rete. E ancora: “Libri distrutti impolverati dalle copertine rovinate e l’intonaco caduto sugli scatoloni! Libri che probabilmente sono qui da uno due tre anni!”. Il polo dedicato ai corsi di Scienze per la pace in via Emanuele Filiberto a Pisa quell’edificio che l’ateneo vorrebbe cedere alla Cemes dei fratelli Madonna in cambio dell’ex convento delle Benedettine su lungarno Sonnino o meglio la parte di cui l’università di Pisa non è ancora proprietaria.
Miranda Parrini