Pisa, lunedì 25 febbraio 2019 – “Oggi a Pisa, come negli altri giorni in tutto il paese, troviamo tanta passione e voglia di fare Politica; questo è il senso più profondo del nostro impegno: far tornare a tanti la voglia di votare, l’entusiasmo per la politica, il coraggio di mettersi in gioco.” Con queste parole, Anna Ascani, candidata alla Segreteria Nazionale del PD, insieme a Roberto Giachetti, ha voluto iniziare la sua visita a Pisa, in una giornata che la vedrà impegnata nell’intera Toscana, in numerose tappe del tour elettorale in vista delle primarie del prossimo 3 Marzo. “A Pisa abbiamo deciso di visitare due luoghi simbolo di questa provincia; innanzitutto i luoghi dell’incendio sul Monte Serra, incontrando le amministrazioni di Calci e Vicopisano, osservando anche l’incendio che purtroppo ancora in queste ore interessa questi luoghi. Il patrimonio ambientale va difeso con sempre maggiori mezzi; va fatta la giusta prevenzione, ma in casi come questo la mancata concessione dello stato di emergenza nazionale, da parte dell’attuale governo, è una scelta vergognosa ed incomprensibile. Sono convinta che questo territorio saprà reagire e ricostruire nel tempo le bellezze andate in fumo in poche ore.”
“La visita, anche come membro della commissione cultura, all’interferometro di Virgo, costruito da una collaborazione di ricerca internazionale ed eccellenza mondiale, vuole invece sottolineare come il nostro paese, soprattutto in realtà come quella pisana, debba investire il più possibile nella conoscenza e nella ricerca, proprio perché su queste basi il nostro paese ha sempre creato quel valore aggiunto che ci ha permesso di essere una delle grandi potenze non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello culturale, del mondo intero. Il PD deve ripartire proprio dai territori e dalle sue eccellenze e riprendere a fare Politica fra la gente e per la gente. Non serve a nulla, come dicono altri candidati alla Segreteria guardare indietro, a modelli di Politica ormai superata; non serve pensare ad allearsi con una parte di quei populisti che oggi sfasciano il nostro paese con una classe dirigente incapace; non serve riaprire le porte a coloro che hanno brindato alla sconfitta del nostro Partito, uscendone sbattendo la porta. Il nostro Partito ha la necessità di continuare la stagione di riforme, che tanto bene hanno fatto al paese, introdotta dai governi Renzi e Gentiloni; il futuro di un partito come il nostro non può che essere in quello che io definisco “riformismo radicale”, un obiettivo che possiamo raggiungere facendo certamente tesoro della nostra storia, ma avendo lo sguardo al futuro, alle nuove generazioni, in poche parole guardando #sempreavanti.”