Non si ferma la protesta degli studenti, altra assemblea ennesima occupazione all’Università, spiragli di apertura sulle richieste degli studenti.
Universitari filato in corteo, rilanciano la mobilitazione a partire dalla seduta del Senato accademico di mercoledì prossimo.
Nelle scorse ore è stata occupata per un’ora da ottanta studenti la sede dell’ Economato, patrimonio e servizi generali dell’Università di Pisa sul lungarno, al termine di un’assemblea d’Ateneo convocata per discutere dei nuovi parametri Isee e richiesta di un blocco immediato della tassazione per gli studenti che hanno perso la borsa di studio, il blocco dell’alienazione del patrimonio pubblico dell’Ateneo, l’apertura di Santa Croce in Fossabanda come residenza studentesca, la conversione del residence “Le Benedettine” a foresteria da destinare agli studenti che hanno perso la borsa di studio e l’apertura di un nuovo bando per accedere alle borse di studio. Inoltre a seguito dell’occupazione del polo ex Gea e il successivo movimentato sgombero con irruzione della Polizia, in discussione anche il magazzino di libri rinvenuto all’interno della struttura di via Emanuele Filiberto e l’accusa legale di ricettazione e furto contro quaranta studenti. Tra le richieste degli studenti le dimissioni dell’economo d’Ateneo Federico Massantini e del rettore Massimo Augello «mandanti – secondo i manifestanti – della polizia all’ex Gea». Dopo l’irruzione, le scale dell’edificio temporaneamente occupato hanno accolto un lungo ed acceso confronto tra gli studenti e alcuni prorettori dell’Università intervenuti per rispondere alle accuse e alle rivendicazioni dei manifestanti. «L’Università non ha chiesto lo sgombero dell’ex Gea e il rettore, appena informato dell’accaduto, ha subito chiesto spiegazioni al questore», ripetono i rappresentanti dell’Ateneo, che, oltre a varie iniziative contro la riforma dell’Isee, si dicono pronti a portare nelle sedi competenti alcune delle richieste avanzate dagli studenti.
MP