Livorno, 9 marzo 2023 – “Siamo stanchi di sentirci attaccati, offesi, sviliti nel nostro profilo professionale. Soprattutto se gli attacchi non arrivano da comuni cittadini, ma da qualche sindaco dei comuni nei quali ci troviamo a lavorare quotidianamente”. E’ arrabbiata Roberta Sassu, segretaria del NurSind di Livorno, per le continue prese di posizione di alcuni primi cittadini in merito alla riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza. “I sindaci – prosegue – facciano i sindaci. E non si dimentichino due cose: la prima è che sono loro i responsabili sanitari del Comune che amministrano, e quindi se ci sono cose che non vanno la colpa in parte è anche loro. La seconda è che sono proprio quegli infermieri tanto sviliti dai signori della politica i professionisti che poi ogni giorno si prendono cura delle persone in corsia, nelle strutture, sulle ambulanze, a domicilio”.
“E’ una vergogna – spiega la segretaria livornese del sindacato delle professioni infermieristiche – che un sindaco promuova una raccolta firme contro gli infermieri. Una mancanza di rispetto gravissima per il nostro profilo professionale: fino a qualche mese fa eravamo angeli, eroi. Siamo stati incensati dagli stessi che oggi non esitano a oltraggiarci gratuitamente. Voglio ricordare che gli infermieri puntano ogni giorno a fare al meglio la loro parte nel sistema di emergenza-urgenza, non ambiscono a impadronirsi di competenze di altre professioni e soprattutto non hanno nessuna velleità di sostituire i medici nel sistema territoriale”.
Il problema, prosegue il NurSind Livorno, è strutturale. “Se non ci sono medici a sufficienza per garantire il sistema come lo abbiamo vissuto fino a oggi – le parole di Sassu – è inutile scagliarsi contro gli infermieri. E se qualche sindaco ritiene di doversi scagliare, è bene che lo faccia contro un sistema che non funziona, non contro una figura professionale. Anche perché il rischio è di sottoporre il personale infermieristico che lavora sul territorio a uno stress elevatissimo”.