Scatole luminose, lampade di design o opere d’arte? Questo è l’enigma che sorprenderà il visitatore di Palazzo Blu dal 20 settembre al 25 ottobre. In questi giorni è stata infatti allestita la mostra Mondi di Luce di Carmen dell’Aversano che propone al pubblico la creatività delle light-box dell’artista. Queste scatole di luce sono composizioni in plexiglass animate da materiali e corpi di diversa origine scannerizzati in digitale e riproposti dopo un’attenta manipolazione del colore e delle forme. La verosimiglianza resta ma animata da suggestioni iperrealistiche che ci immergono in un contesto onirico. Non solo abilità artistica, ma anche competenze tecniche per la retroilluminazioni di questi pannelli tridimensionali in grado di illuminare l’ambiente in cui si trovano. L’astrazione si mischia a elementi figurativi come foglie, ali di uccello, chiodi arrugginiti, tutto ciò che l’artista trova e raccoglie nei boschi intorno alla sua abitazione. Oggetti che assumono valore e significato una volta sottoposti allo scanner, rielaborati digitalmente e trapassati da fasci di luce. L’ambiente stesso è trasformato dalla presenza di queste lanterne contemporanee che fondono il tema della morte e della rinascita attraverso l’arte vista come diffusione di bellezza e stimolo di cambiamento.
A cura di Valeria Tognotti