Pisa, lunedì 4 febbraio 2019 – “Nel documento unico di programmazione approvato dal Consiglio Comunale” – si legge in un comunicato del Sindacato Generale di Base a proposito della decisione dell’Amministrazione comunale di sopprimere una sezione alla scuola materna Agazzi, che continua. “troviamo una parte dedicata alla istruzione prescolastica . A leggere il Dup si capisce che le recenti decisioni assunte dall’assessore Cardia in materia di istruzione stridono con il programma della Giunta Conti. Si parla di riprogettare i percorsi educativi nell’ottica 0-6 anni il che dovrebbe determinare scelte den precise come adeguare le strutture scolastiche oggi presenti. Non esiste al momento, invece, alcun progetto in questa direzione, anzi la decisione di sopprimere la sezione alla materna Agazzi va nella direzione opposta, ossia indebolisce anche l’offerta 0-6 perchè la struttura de I Passi potrebbe proprio essere l’inizio di quel percorso auspicato, a parole, dalla Giunta Conti in ottemperanza alla Legge Regionale
Si parla di collocare una nuova scuola materna nel cpt 2 ossia nell’area Cep-San Rossore-San Piero a Grado-la Vettola. E’ troppo chiedere se si sta pensando ad una nuova materna comunale quando in Prefettura l’assessore Cardia ha ribadito di volere andare verso la cessione delle 3 materne comunali oggi esistenti allo Stato?
Si parla, sempre nel Dup, di mantenere gli standard quali-quantitativi dei servizii educativi della prima infanzia, è lecito chiedersi allora come sarà possibile alla luce della soppressione di una sezione alla scuola Materna Agazzi, sezione per la quale ci sarebbero state richieste superiori a 20 bambini\e , superando cosi’ il numero minimo necessario a mantenere il servizio stando alla Legge Regionale. Ironia della sorte si sopprime una sezione comunale richiestissima per favorire una scuola statale, la Perodi, che ogni anno viene a fatica riempita ricorrendo alle liste di attesa. La ragione della scarsa attrattività della Perodi è legata agli orari di apertura ridotti, eppure la Assessora Cardia preferisce favorire una offerta educativa ridotta smantellando una sezione delle materne comunali, lo fa senza alcun studio\documento di analisi e in antitesi a quanto previsto dalllo stesso documento di programmazione dell’Amministrazione.Non si tratta di contrapporre istruzione comunale a quella statale ma solo preservare l’impegno degli enti locali in materia di pubblica istruzione.
Chiudiamo con una considerazione sulla volontà dell’Amministrazione di rivedere il servizio di refezione scolastica legato ad un capitolato di appalto vigente. Cosa vorrà dire revisione per promuovere il mangiar sano? Si tratta di promuovere i prodotti a Km zero (idea che sosteniamo), come sembrerebbe da quanto scritto, o di contrarre il servizio tagliando posti di lavoro nei servizi in appalto dove i contratti sono tutti part time e sottopagati? La soppressione della materna alla Agazzi avrà già ripercussioni su queste lavoratrici, non sarà solo l’inizio di una feroce contrazione dei costi?”