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Sesta Porta: i Cobas intervengono con un comunicato

13 Febbraio 2016 Politica

Sesta Porta: i Cobas intervengono con un comunicato

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dei Cobas Pisa che fa il punto della situazione relativa  ai lavori agli edifici della Sesta Porta a Pisa.
Alla seconda Commissione Consiliare Comune di Pisa, al Consiglio Comunale e alla cittadinanza, voglio  far pervenire un piccolo contributo alla discussione sulla stampa e nelle commissioni consiliari,  per esigenze di sintesi circoscriveremo il ragionamento per punti:

  • le criticità della sesta porta trovano conferma nei verbali della asl e dei vigili del fuoco, quest’ultimo non inviato formalmente ai delegati rsu e rls a conferma che la trasparenza nel Comune di Pisa è solo di facciata;
  • I Vigili del fuoco, a seguito di un nostro esposto, hanno confermato la pericolosità dell’apertura del sottopasso di cui non siamo riusciti a trovare alcuna documentazione. Chiediamo ai consiglieri di appurare se esistono permessi e documentazioni che attestino la legittimità dell’apertura di questa strada che attraversa il complesso della sesta porta per collegare via Battisti al parcheggio delle Fs. Il verbale conferma la oggettiva pericolosità dell’accumulo di gas in locali privi per altro dei necessari areatori. Questa strada è inopportuna e pericolosa e a nostro giudizio va chiusa;
  • abbiamo più volte, in anni lontani, contestato la scelta della sesta porta, i fatti purtroppo ci danno ragione palesando un uso errato del denaro pubblico, un danno erariale permanente visto il modo con cui sono stati realizzati i lavori e i continui interventi.
  • Le soluzioni tampone proposte da Comune e Pisamo non sono soddisfacente perché non affrontano radicalmente il problema, per esempio i lavori eseguiti in questi giorni sono avvenuti senza la opportuna chiusura degli spogliatoi denotando una pericolosa e continua sottovalutazione delle problematiche di sicurezza tanto dalla rspp del comune quanto dal dirigente Pescatore. Nel recente passato la rspp (responsabile servizio prevenzione e protezione del Comune) ha per altro chiesto interventi mai realizzati a conferma che in locali di proprietà del Comune non sempre è chiaro chi sia l’interlocutore, se Pisamo o lo stesso Comune come ente preposto a garantire la sicurezza del personale e dell’utenza, la igienicità dei locali;
  • il verbale della asl, comunicato con 36 ore di ritardo agli rls (altra falla nella trasparenza e nella correttezza delle relazioni sindacali), è avvenuto da parte non di opg che avrebbero potuto e dovuto chiudere i locali e applicare le sanzioni. Nonostante le indicazioni della asl i locali sono rimasti aperti e il personale vi affluiva nonostante si svolgessero al loro interno lavori di rimozione muffa e di cartongesso, lavori che non risolvono i problemi reali della struttura;
  • le polemiche sulla sesta porta sono servite a deviare l’attenzione dal problema reale, da come si spendono i soldi, dalla fatiscenza della struttura, dalla mancata chiusura dei locali durante i lavori, dall’apertura di una strada che non avrebbe mai dovuto essere aperta, dal fatto che l’amministrazione potrebbe collocare la caserma alla Valdarno dove sorgono già locali idonei fino a pochissimi anni or sono occupati da Geofor. La sesta porta è inadatta come sede della Pm e i fatti lo dimostrano;
  • in Prefettura è stato palese il tentativo di scongiurare sul nascere ogni elemento di protesta e di conflittualità senza per altro accogliere le proposte di parte sindacale. Palese è ancora una volta l’assenza del sindaco , della segretaria generale e perfino della direzione personale che pare non sia stata neppure avvisata e coinvolta;
  • ai consiglieri comunali chiediamo di sostenere le istanze dei lavoratori ma anche di aprire una commissione di inchiesta sulla sesta porta, sull’utilizzo dei soldi, sulla collocazione in altra sede della caserma, verificare se ci sono responsabilità nella mancata esecuzione di alcuni lavori nonché nella mancata chiusura degli spogliatoi;
  • Ci auguriamo che questa volta i consiglieri comunali vogliano andare fino in fondo e non fermarsi alle generiche spiegazioni fornite , sempre sulla sesta porta, da dirigenti e sindaco pochi anni fa.

RLS FEDERICO GIUSTI

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