Onde alte quattro metri, evacuazioni su tutta la costa. Al momento non ci sono “vittime o feriti di nazionalità italiana”. Lo riferisce su Twitter l’ambasciata italiana a Santiago e fa sapere che “proseguono le verifiche in raccordo con l’Unità di Crisi e informa i connazionali che “e’ attivo 24 ore su 24 il numero di emergenza +56978098998”.
In Cile, nelle scorse ore, è tornato l’incubo terremoto-tsunami. Una scossa di magnitudo 8.4 ha fatto tremare Santiago e un’ampia zona del Paese. Tanta paura, da nord a sud, almeno 12 morti, qualche decina di feriti, un milione di evacuati. La Japan Meteoroglogical Agency ha lanciato in piena notte l’allerta su maremoti di un metro massimo, stimando l’arrivo sulle coste settentrionali di Hokkaido verso le 5 locali (le 22 di ieri in Italia) e le regioni del Tohoku e Kanto nella mezz’ora successiva. L’allarme tsunami è stato cancellato in quasi tutte le regioni del Cile, ad eccezione di Coquimbo e Atacama, più vicine alla zona dell’epicentro. Lo tsunami ha pero’ raggiunto le coste orientali del Giappone, dove sono finora state osservate onde anomale alte fino a 40 cm nella prefettura di Iwate.
Dalla Caritas i primi aiuti: la Caritas Cile si è attivata immediatamente per organizzare gli aiuti, con la presenza dei propri operatori e per distribuire generi di prima necessità ad una popolazione evacuata, stimata al momento in più di 1 milione di persone. Il sisma è stato avvertito con forza anche nella provincia argentina di Mendoza e in alcuni barrios di Buenos Aires. «In questa nuova emergenza – sottolineano gli operatori di Caritas Cile – la rete Caritas è già operativa. Invitiamo alla calma e a seguire le istruzioni che le autorità stanno dando». Caritas Italiana ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutta la popolazione colpita attraverso Caritas Cile e, in collegamento con la rete internazionale, è pronta a sostenerla negli interventi più urgenti, per i quali ha messo a disposizione un primo contributo di 100.000 euro. Continua inoltre ad affiancarla con progetti e attività nell’ambito dell’economia familiare, dello sviluppo comunitario e dell’assistenza psicosociale, a favore di piccole comunità particolarmente colpite dal sisma del 2010, specialmente della zona rurale e costiera. Qui tutti i riferimenti per sostenere gli interventi in corso. Specificare nella causale “Terremoto Cile”.
Miranda Parrini 19 sett.