-di Patrizia Russo-
L’università di Pisa, in occasione del bicentenario della nascita di Ada Lovelace, organizza tre giornate per conoscerla e condividere l’eredità che ha lasciato Augusta Ada Byron, nata a Londra nel 1815, è figlia del poeta inglese Lord George Gordon Byron (Lord Byron) e della matematica Lady Anne Isabella Milbanke Byron, meglio conosciuta come Ada Lovelace, cognome che assunse a seguito del matrimonio con William King, conte di Lovelace. Ada ha avuto un’educazione insolita per una ragazza aristocratica della metà del 1800. Su insistenza di sua madre, i suoi tutori le insegnarono matematica e scienze. Tali materie, non erano oggetto di insegnamento alle ragazze dell’epoca, ma la madre credeva che impegnarsi in studi rigorosi avrebbe impedito ad Ada di sviluppare un temperamento volubile e imprevedibile come quello del padre.
Intorno all’età di 17 anni, Ada incontra Charles Babbage, matematico e inventore. Grazie all’amicizia con Babbage, Ada comincia a studiare matematica avanzata. Era affascinata dalle idee di Babbage, tanto che offrì il suo contributo per la costruzione della macchina analitica, cui Babbage stava lavorando. Per questo ed è considerata la prima informatica della storia. Negli Stati Uniti, il 15 ottobre si festeggia l’Ada Lovelace Day, una giornata dedicata al contributo delle donne nello sviluppo delle tecnologie informatiche, della matematica e delle scienze. Anche l’Università di Pisa in occasione del bicentenario della sua nascita dedica 3 giornate (9, 10 e 14 dicembre) ad esplorare l’eredità della matematica inglese. Fitto ed interessante il programma proposto: protagonisti STEMpink con una serie di appuntamenti tra scienza e fiction al Museo degli Strumenti per il Calcolo, un parterre di personaggi di calibro internazionale tra cui esperte di nuove tecnologie (Luigina Aiello, Jasmina Tesanovic, Sydney Padua), storici dell’informatica (Doron Swade) e due tra i più noti scrittori di fantascienza al mondo (Bruce Sterling e Paul Di Filippo). Ad introdurre la giornata del 14 dicembre sarà lo scrittore Marco Malvaldi. Ada è l’esempio concreto e sempre attuale di quello che le donne possono fare se ne hanno l’opportunità.