Le vicende legate al dissidio tra soci all’interno dell’Ac Pisa 1909, che tengono con il fiato sospeso un’intera città e che hanno nuovamente alimentato nubi sul futuro del calcio a Pisa, ci esortano a compiere alcune riflessioni traendo spunto proprio dall’umore dei tanti appassionati pisani, che in queste ore sui “social” vivono con una buona dose di ansia, l’evolversi della contesa.
Sarà utile partire da questa estate ed esattamente dal 17 agosto. Un numero che solitamente viene visto con diffidenza, ma che alla città di Pisa non porta davvero così male, basti pensare al 17 giugno del 2007 e a quei brevi ma intensi momenti di gioia calcistica, che ne è derivata.
Proprio il 17 agosto di questa estate, per quello che sappiamo e che ci è dato sapere, è avvenuto quel passaggio di consegne tra una gestione non più gradita alla piazza, e una nuova proprietà. Vero è che da quel momento ad oggi di chiarezza ne è stata fatta poca, ma quello che resta come dato di fatto incontrovertibile, è che il Pisa ha ben 24 punti in classifica e un terzo posto che per molti è una sorta di miracolo. Passatemi il termine perchè i miracoli sono ben altra cosa, ma in questo caso, ricordando la fretta con la quale è stata costruita la squadra, ossia in soli 15 giorni, lo è stato davvero. Di questa nuova gestione della quale non conosciamo sinceramente gli effettivi finanziatori, conosciamo tuttavia il Direttore Lucchesi grande intenditore di calcio che ha saputo portare sotto la Torre e nelle passate stagioni, talenti attualmente in categorie superiori, ma soprattutto tutti abbiamo potuto apprezzare un allenatore che ha dimostrato di essere una sorpresa sotto tutti i punti di vista. Mister Gattuso si è presentato ad inizio stagione con una semplicità che ha spiazzato chiunque, abituati forse ad alcuni personaggi, anche del nostro recente passato, assai presuntuosi e pieni di sé. Avrebbe potuto essere così anche lui se non altro per il suo curriculum importante, impreziosito da una Coppa del Mondo che nessuno potrà mai dimenticare. Invece è arrivato in punta di piedi, senza proclami, facendosi forte giorno dopo giorno, solo grazie al suo costante lavoro e alla sua tenacia. E pensandoci bene forse grazie soprattutto al suo carisma che gli ha permesso di entrare in sintonia ideale con i suoi ragazzi. Sempre sul pezzo e senza pretese, sta conducendo un campionato da vertice e sebbene l’intricata situazione societaria non dia spazio alla serenità, in ogni suo intevento mediatico riesce sempre a trovare il modo per sdrammatizzare con una battuta, dimostrando intelligenza e convinzione in sé, nel suo gruppo ma soprattutto nel suo progetto. Da cronista intuisco il privilegio di avere un campione del Mondo a dirigere la squadra, ma soprattutto colgo l’essenza di un uomo che non da solo lezioni di calcio, ma anche di stile e di carattere.
Le emozioni di Ferrara ma soprattutto gli attimi coinvolgenti vissuti nel derby contro la Lucchese hanno lasciato nei tifosi nerazzurri una nuova speranza. Da queste energie positive, che arrivano direttamente dal campo e da questo NUOVO Pisa fatto di dedizione e professionalità si spera possa aprirsi davvero una nuova era calcistica per la città.
Aurora Maltinti, 30 novembre 2015