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Via lo smog delle navi, l’elettricità arriverà da terra

5 Gennaio 2015 Archivio

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<p>Parte il progetto-pilota alla calata Sgarallino per fornire elettricità da terra: le navi potranno così evitare di tenere in moto i motori per far funzionare gli apparati di bordo. E dunque Livorno potrà respirare meglio, con meno smog.</p>
<p>Il progetto-pilota sarà collaudato a breve (probabilmente a febbraio) con un cavo elettrico che parte da terra e va a collegarsi direttamnte all’impianto di alimentazione a bordo della nave. Si tratta di un appalto che ha un grosso interesse per la città che vive e respira attorno al porto.</p>
<p>Per tenere in funzione gli apparati di bordo le navi sono costrette a tenere in moto i motori. Durante la permanenza in porto, le navi producono una grossa quantità di emissioni inquinanti. Stiamo parlando di una infinità di tonnellate (oltre 53.000 di anidride carbonica, più di 2.200 di monossido di carbonio, poco più di mezzo migliaio a testa fra ossidi di azoto e composti organici volatili, circa 90 di anidride solforosa e 22 di polveri killer Pm10).</p>
<p>Una nave da crociera resta a banchina dieci-dodici ore con i motori-generatori sempre accesi, l’equivalente di circa 1000 utilitarie con il motore accesso in sosta per mezza giornata.</p>
<p>Per adesso l’elettrificazione si limita alla calata Sgarallino perché è la più vicina alla città. Ma già il progetto-pilota per una sola banchina ha mostrato quanto sia complicato: basti pensare che una nave merci ha bisogno di almeno 1,5 megawatt di potenza ma una grossa nave da crociera ne richiede almeno 10-12. C’è stato bisogno di una trattativa con Enel per vedersi garantita una fornitura di nove megawatt da destinare alla centrale che troverà spazio a ridosso del vecchio silos in disuso.</p>
<p>Dal punto di vista del fabbisogno energetico, dover rifornire di energia non la sola calata Sgarallino, ma ogni banchina del porto, richiederebbe una quantità di megawatt non indifferente. Probabilmente l’Autorità Portuale ha pensato bene di interessarsi alla centrale Enel di via Salvatore Orlando, collocata in posizione strategica all’interno del porto, dato che il numero uno della società energetica ha annunciato l’intenzione di chiuderla a breve.</p>
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