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Un nuovo caso di meningite del ceppo C, quello pericoloso, in Versilia è stata colpita una giovane di 24 anni residente nel Comune di Camaiore, ma originaria di Stazzema. Le sue condizioni sono gravi. L’allarme è scattato nella notte tra venerdì 16 e sabato 17: la ragazza era a casa con febbre alta e forte mal di testa. I familiari, visto che non c’erano miglioramenti nonostante le prime cure con le medicine, hanno chiamato il 118. L’ambulanza l’ha portata al pronto soccorso dell’ospedale Versilia, dopo la diagnosi è stata subito trasferimento a Pisa dove i medici hanno somministrato l’antibiotico e hanno fatto scattare la profilassi per tutte le persone che sono state a stretto contatto con la paziente, 30 persone che ne hanno condiviso spazi comuni tra Camaiore e Pietrasanta, ad esempio un bar.
L’azienda sanitaria USL invita alla calma: “Tutte le persone a rischio contagio, che hanno avuto stretto contatto con la ragazza sono già state avvisate e informate della profilassi” per info sulla vaccinazione chiamare USL Numero verde: 800177744 e consultare il proprio medico.
La Toscana ha investito milioni di euro per la campagna informativa per le vaccinazioni proteggendo soprattutto bambini, adolescenti e giovani adulti che abbiamo scoperto essere fra i soggetti più a rischio. Ecco, quindi, spiegato l’appello dell’assessore alla Sanità Stefania Saccardi a vaccinarsi. Infatti dove c’è stata una vaccinazione di massa in Toscana i risultati si sono visti. In zone come Empoli, in provincia di Firenze stiamo assistendo a quella che definiamo “l’immunità di gregge”. In pratica, l’alto numero di persone protette dal vaccino riesce ad allontanare la malattia, ma c’è allarme sulla costa perchè Pisa e la Versilia finora sono state meno colpite e probabilmente meno attente alla prevenzione adesso sono a rischio perché siamo alle porte con i mesi freddi, quando i contatti negli ambienti chiusi aumentano e il rischio di contagio cresce , quindi è bene proseguire con le vaccinazioni, senza timori delle controindicazioni, esorta il direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità Giovanni Rezza: “Il vaccino anti-meningite, infatti – assicura Rezza – è piuttosto innocuo, ha effetti collaterali quasi inesistenti. Al massimo, ma davvero in casi rari, può portare qualche linea di febbre. Al contrario, la malattia che combatte è seria. Quella sì che è grave. E deve essere contrastata con il vaccino, perché questa esplosione di casi in Toscana e questa circolazione così rapida della malattia si possa fermare, aggiunge Rezza che da mesi studia il fenomeno per conto della Regione.
Miranda Parrini
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