Politica, dibattito ancora acceso, Pisa chiede chiarezza e garanzie.
In queste ultime ore l’attenzione è focalizzata sulla progettazione della pista aeroportuale. Per il capogruppo M5s, Giacomo Giannarelli, “il dibattito pubblico è doveroso e dev’essere realizzato prima dell’opera, altrimenti è inutile. Costa, ci dicono, 150 mila euro, siamo anche disposti a pagarlo con i tagli dei nostri stipendi ma vogliamo vedere quanto costerebbe in più fare un’opera come questa contro la volontà della popolazione. Rossi segua l’indicazione del presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone: sulle grandi opere il dibattito pubblico è indispensabile”. Le forze politiche si sono espresse ad ogni livello con chiarezza su queste scelte.
Il Consiglio comunale di Pisa ha già detto la sua e manterrà una posizione molto ferma, chiedendo che siano assicurate le garanzie essenziali che stanno negli atti della Regione e negli impegni presi dal Governo, a partire dalla velocizzazione e dalla qualificazione dei collegamenti ferroviari fra Pisa e Firenze. Il sindaco di Pisa Filippeschi chiede chiarezza “Per noi valgono gli atti e il rispetto degli impegni della regione e del governo, vale quello che ha detto il presidente Rossi in Consiglio regionale il 23 settembre scorso. Comunque chiediamo chiarezza. Gli atti di programmazione sono stati approvati dal Consiglio regionale nella consapevolezza delle posizioni assunte, in modi anche discutibili, dall’Enac. Si tratta della variante al Pit per la piana fiorentina, che prevede l’orientamento e la lunghezza di duemila metri della nuova pista di volo monodirezionale per l’aeroporto Vespucci. Si tratta di altri importanti atti di programmazione, che scandiscono la caratterizzazione dei due aeroporti, con il Galilei destinato, anche per l’Enac, ai voli low cost e ai collegamenti intercontinentali, dentro un sistema toscano oggi gestito da un’unica società, nell’interesse dello sviluppo del sistema. Tutte scelte fatte nel vivo di un confronto molto acceso, con la rassicurazione data in particolare alle richieste venute con forza da Pisa del governo pubblico delle decisioni strategiche, per i poteri che esercita la Regione.
MP
