-di Enrico Zini- Come le carni rosse anche l’acqua, origine della vita, può essere pericolosa. A volte, anche mortale.
Sul sito dell’Oms (http://www.who.int/features/qa/cancer-red-meat/en/) si legge che al consumo delle carni rosse e delle carni lavorate è associato un piccolo aumento del rischio di cancro: ogni porzione di 50 grammi di carne lavorata, mangiata giornalmente, aumenta il rischio di cancro del colon-retto del 18% mentre, per la carne rossa , del 17% ogni 100 grammi.
Ora un altro nemico mortale della salute è stato individuato: l’acqua, di cui salutisti e dietologi ci raccomandano un largo consumo giornaliero. E invece l’acqua può provocare, non solo gravi danni polmonari e neurologici, ma anche lacerazioni dei tessuti dello stomaco, di altri organi interni…e in alcuni casi anche la morte. Su Repubblica del 2 novembre Elena Cattaneo dice testualmente che, secondo alcuni studi, bastano 5 litri d’acqua bevuti in poche ore dopo uno sforzo prolungato a mettere a grave rischio la vita. E del resto è noto che nel medioevo si usava l’acqua per far confessare i condannati, i sospetti eretici o le presunte streghe. Questi venivano legati ad un tavolo supini e poi, con l’ausilio di un imbuto, erano costretti ad ingerire grandi quantità di acqua in modo da far loro gonfiare spropositatamente lo stomaco. Infine, per aumentare il dolore, o venivano fatti mettere a pancia sotto o percossi con dei bastoni sull’addome rigonfio.
Il metodo è transitato dal medioevo a oggi: molto usato per far confessare i presunti terroristi è il waterboarding, detta anche tortura democratica, perché molto gettonata dalla CIA e dai suoi Contractors. In questo caso l’acqua versata su un panno bagnato viene fatta penetrare nelle vie respiratorie.
E se infine ritenete di potervi almeno fare una doccia senza correre rischi, pensate al fatto che l’acqua che state facendo cadere abbondantemente sulla vostra testa è così pericolosa da poter causare gravi danni anche con una goccia sola. È il caso, infatti, della tortura della goccia praticata in Cina. Questa consiste nel far cadere un goccia d’acqua gelata sulla fronte, sempre nello stesso punto e a intervalli regolari, per 30-40 ore di fila causando alla sventurata vittima insopportabili brividi di freddo e perfino la follia.
Questo per ribadire che qualsiasi sostanza, consumata in maniera eccessiva o usata in modo improprio, può causare seri danni alla salute. I toscani, questo, sembrano averlo ben chiaro in mente visto che solo il 2% degli intervistati, secondo un sondaggio di Coldiretti, sembra intenzionato a non mangiare più carne rossa a seguito dell’allarme dell’OMS.
Enrico Zini