Il mondo giovanile non si avvicina facilmente all’attivismo e all’impegno politico. Questo succede perché, anche a Pisa, i salotti del dibattito politico sono occupati dai soliti noti pisani, di nascita o di adozione che siano. Questi ultimi mesi sono stati la conferma che in politica la strada sembra ormai segnata. Soprattutto nel PD pisano, abbiamo visto la riconferma di Filippeschi che, dopo un passato da consigliere, è approdato a Roma per poi ritornare, a fare il sindaco, a Pisa. Ora forse scalpita per sapere cosa gli succederà a fine mandato. Poi abbiamo gli assessori del passato del presente e sicuramente qualcuno sarà del futuro. Nomi ormai noti a tutti qualcuno prima è stato consigliere poi ci sono gli abbandonati all’ignoto, meteore ormai… ma ci sono anche personaggi che non sono mai riusciti ad andare oltre la carica di consigliere ma che ambiscono a cosi altre e alte cariche che si prodigano paladini per tutti pur di diventarlo …. Ma la politica è così ! Tra le ultime notizie di questi giorni, le votazioni del nuovo segretario comunale del PD, precedute da mesi di angosciose discussioni, riunioni segrete e lotte. Queste modalità non escludono solo i giovani ma anche, immaginiamo, la maggior parte dei pisani, minimamente interessata a queste diatribe. Questo parto elefantiaco, comunque, ha prodotto un nome condiviso, almeno in teoria, ma non nella pratica, dalla stragrande maggioranza del partito visto che in tanti hanno cercato di ostacolare il favorito. Ma chi è la nuova testa coronata? Giovanni Viale, già noto assessore di lungo corso e ora nuovo segretario, “renziano” del PD, …ma in futuro ? se guardiamo alla trafila dell’attuale primo cittadino Filippeschi, il prossimo candidato a sindaco sarà Giovanni Viale, voci di corridoio o calcoli matematici, tutto può essere. Con la sua vittoria i nostalgici di Fontanelli possono iniziare a piangere un suo non ritorno e tutti gli altri dovranno accettare di fare un passo indietro… non è certa la fine della storia. Il teatrino della politica è appena incominciato e la giostra che continuerà a girare per i prossimi due anni, è appena partita i soliti amanti delle primarie, i delusi e gli spettattori che criticano, si improvvisano opinionisti esperti di politica. Ci sarà tutto come da copione, se i cittadini non si occupano di politica e democrazia. Come sosteneva lo scrittore francese Jules Renard negli ultimi anni dell’ottocento ” Non mi occupo di politica è come dire che non mi interesso della vita”. Oggi risulta complicato riaffermare la stessa tesi, ai tempi dello scetticismo dilagante dei giovani nei confronti delle istituzioni, mentre anche le più fiere democrazie traballano e le ombre di pericolose ideologie fanatiche si affacciano sul Mediterraneo. Tuttavia non mancano coloro che coltivano la speranza di poter vivere in un mondo migliore.
Piero Corti