Pisa, venerdì 22 novembre 2019 – Dopo la raffica di sanzioni da mille euro che sono arrivate in questi giorni a locali e attività della zona di Piazza delle Vettovaglie perché prive di nulla osta sulle emissione sonore, interviene il direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli: “La situazione ha preso una china allucinante e ingarbugliata come neanche un racconto kafkiano avrebbe mai potuto immaginare. Bisogna decidersi una volta per tutte: da un lato si spingono i locali ad investire migliaia di euro per dotarsi di impianti elettroacustici per limitare le emissioni sonore, si coinvolgono in un patto di collaborazione e di impegno reciproco con l’amministrazione comunale a rendere più vivibile la piazza, dall’altro lato però l’Arpat, da mesi e mesi, nonostante una massiccia produzione di relazioni tecniche, nega il nulla osta senza ulteriori giustificazioni, e alla fine la polizia municipale spicca sanzioni da mille euro l’una nonostante gli impianti con limitatore siano in funzione e l’orario del regolamento rispettato alla lettera. Tutto questo è normale? No, è assurdo, tanto più che nell’accordo di piazza Vettovaglie è scritto nero su bianco, che relativamente alla valutazione di impatto acustico Viac gli uffici competenti si attestano sul presente accordo. Se hanno deciso di correre il rischio concreto di far chiudere tutte le attività con partita Iva e in regola, basta che ce lo dicano chiaramente e ne prenderemo atto. E’ bene però sapere che in questo caso spacciatori, gli abusivi dell’alcool, gli illegali, avranno la zona tutta a loro completa disposizione, senza ulteriore fastidi o presidi di legalità rappresentati dai locali in regola. Purtroppo lo spettacolo al quale assistiamo è sempre lo stesso: pugno duro e inflessibile con chi fa di tutto e di più per rispettare le regole, e per il resto, cioè spaccio, alcool, degrado la situazione resta la medesima”.
Conclude il direttore di Confcommercio: “Noi proponiamo l’istituzione di un tavolo urgente con Sindaco, Arpat, polizia municipale, ufficio tecnico del comune e Associazioni di categoria dove si trovi una soluzione da tutti condivisa.”